Riciclaggio IVA e accise: Napoli affronta le sfide transfrontaliere

L’evoluzione del panorama economico internazionale, segnata da flussi commerciali sempre più complessi e interconnessi, ha intensificato l’attenzione sulle dinamiche di riciclaggio e autoriciclaggio di IVA e accise nelle operazioni transfrontaliere.

La recente strumentalizzazione di tali meccanismi, manifestatasi anche nel contesto delle negoziazioni internazionali su dazi e tariffe, pone sfide cruciali per il sistema economico e richiede un’analisi approfondita da parte degli operatori professionali.
L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi, ha promosso un convegno dedicato a “Operazioni con l’estero”, sottolineando la responsabilità del professionista come presidio di legalità.
La deontologia professionale impone un impegno attivo nella segnalazione e contrasto di condotte illecite, in collaborazione con le autorità giudiziarie.

Un adeguato percorso formativo e un continuo confronto multidisciplinare tra le parti interessate si rivelano quindi strumenti imprescindibili per assolvere a questo ruolo di tutela e garanzia.

Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione Ricerca Dottori Commercialisti di Napoli, ha rimarcato l’importanza di un dialogo costante con le rappresentanze istituzionali dell’Agenzia delle Dogane per fornire ai contribuenti e ai professionisti gli elementi necessari per adempiere correttamente agli obblighi fiscali.
La materia, intrinsecamente complessa, esige un approccio proattivo e non improvvisato, basato sull’aggiornamento tecnico continuo e sulla ricerca di un equilibrio virtuoso tra gli interessi dell’Erario e la tutela dei diritti del contribuente.
Carmine Laudiero, direttore dell’Ufficio Accise, Dogane e Monopoli Campania 1, ha evidenziato il ruolo cruciale svolto dalle dogane nel contrasto al riciclaggio, sottolineando come gli ispettori, in qualità di pubblici ufficiali, rilevino in una percentuale significativa dei casi elementi che configurano reati, attivando tempestivamente la collaborazione con le forze dell’ordine e la magistratura.

Francesca Giglio, presidente della Commissione Imposte dirette dell’Ordine partenopeo, ha richiamato come l’aumento della complessità derivante dagli scambi internazionali, se da un lato crea opportunità, dall’altro può favorire l’insorgenza di illeciti.

In questo contesto, il ruolo del commercialista si rivela fondamentale per interpretare correttamente la normativa, valutare i controlli preventivi e successivi e comprendere le implicazioni di responsabilità, anche involontarie.
Daniele D’Ambrosio, presidente della Commissione Imposte indirette dell’Odcec di Napoli, ha sottolineato l’impegno dell’Ordine nella formazione continua, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del dottore commercialista come baluardo della legalità e di promuovere la comprensione delle sfide che il professionista deve affrontare per garantire la competitività del mercato.

Michele Lo Sardo, vicepresidente della Commissione imposte dirette, ha richiamato l’attenzione sulle problematiche legate alla corretta gestione delle dichiarazioni IVA nelle operazioni che coinvolgono operatori comunitari, extracomunitari e italiani.
Il convegno ha visto anche gli interventi di Giovanni Visone e Salvatore Rossitto, responsabili delle sezioni dedicate alle accise e al contrasto delle frodi, e di Carmine Del Pesce, che ha approfondito il regime Intrastat e le operazioni comunitarie.

L’obiettivo comune è quello di fornire strumenti e conoscenze per affrontare le sfide poste dalle operazioni transfrontaliere, promuovendo un sistema economico più trasparente e sicuro, nel rispetto della legalità e della tutela dei diritti di tutti gli attori coinvolti.
Il professionista, in questo scenario, deve incarnare un approccio proattivo, caratterizzato da competenza tecnica, sensibilità deontologica e un impegno costante alla ricerca di soluzioni innovative e sostenibili.

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