Un deposito clandestino di armi, una sorta di “banca” per la criminalità, è stato portato alla luce dalle forze dell’ordine a Roccabascerana, in un contesto territoriale già segnato da dinamiche illegali.
La scoperta, avvenuta in un immobile dismesso nella frazione di Squillani, svela una rete complessa di traffici e potenziali collegamenti con attività criminali su vasta scala.
All’interno di due valigie da viaggio, una quantità impressionante di armi è stata rinvenuta: due mitragliatrici, capaci di un rapido e devastante fuoco di copertura; sette pistole semiautomatiche, strumenti di aggressione e intimidazione; tre revolver, simboli di un’epoca criminale ormai apparentemente superata, ma ancora capaci di infliggere morte e terrore; una carabina, utilizzabile per azioni a distanza; due fucili, ideali per agguati e imboscate.
A completare il quadro, migliaia di cartucce di vario calibro, pronte per essere utilizzate.
L’aspetto più inquietante è la natura delle armi stesse.
La stragrande maggioranza, risultate immediatamente operative, presentava l’assenza di numeri di serie o con i numeri di serie deliberatamente cancellati, un chiaro segnale di traffico illegale e di reati pregressi.
Indagini preliminari hanno già permesso di risalire al furto di diverse componenti delle armi, avvenuti in province come Napoli e Rieti, suggerendo un’operazione di “ricostruzione” o riassemblaggio di armi sottratte alla legalità.
La scoperta solleva interrogativi profondi e apre scenari allarmanti.
L’entità dell’arsenale rinvenuto lascia presagire un possibile coinvolgimento in azioni criminali di notevole gravità, che potrebbero spaziare dall’estorsione alla vendetta, fino a possibili conflitti tra gruppi rivali.
Le indagini, ora al centro dell’attenzione delle autorità competenti, mirano a ricostruire la filiera di approvvigionamento, identificare i responsabili del deposito e, soprattutto, accertare se e come queste armi siano state utilizzate in precedenti episodi criminali.
L’operazione di Roccabascerana rappresenta un campanello d’allarme che sottolinea la necessità di rafforzare i controlli sul territorio, intensificare la collaborazione tra le forze dell’ordine e promuovere iniziative volte a contrastare il traffico illegale di armi, tutelando così la sicurezza e la legalità dei cittadini.
La lotta alla criminalità organizzata richiede un impegno costante e una risposta coordinata, capace di disarticolare le reti illegali e garantire che il diritto sia applicato con fermezza e imparzialità.