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Sacco di farmaci oncologici: arrestati e indagini in corso

Un’operazione di portata significativa ha inferto un duro colpo a una sofisticata rete criminale specializzata nel saccheggio di farmaci oncologici, culminata nell’arresto di tre persone e nell’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’inchiesta, condotta dalla Procura di Crotone e sviluppata con il supporto dei Carabinieri, ha portato alla luce un sistema complesso e ramificato, capace di depredare la farmacia territoriale dell’Asp di Cirò Marina per un danno complessivo che supera il milione e mezzo di euro, tra il giugno e il settembre del corrente anno.

L’indagine, scaturita a seguito di due furti particolarmente audaci avvenuti il 5 e il 25 giugno, ha inizialmente portato all’arresto, nel luglio scorso, di un uomo residente in Campania.
Tuttavia, l’attività investigativa non si è fermata, evolvendo in una vera e propria operazione di ricostruzione delle dinamiche criminali e dell’identificazione degli ulteriori responsabili.
L’utilizzo di intercettazioni telefoniche, l’analisi minuziosa dei filmati di videosorveglianza e la raccolta di testimonianze si sono rivelati elementi chiave per svelare un’organizzazione ben strutturata.
Il ruolo dei tre arrestati, tutti residenti in Campania, è stato delineato con precisione: uno, di 59 anni, è considerato l’esecutore materiale dei furti, incaricato di compiere le azioni di depredazione; una donna di 34 anni avrebbe fornito supporto logistico, sia nella fase preparatoria che in quella successiva alle azioni criminali, facilitando la movimentazione e la successiva destinazione dei farmaci rubati; infine, un uomo di 73 anni è sospettato di ricettazione e riciclaggio, presumibilmente coinvolto nel nascondere e gestire i proventi illeciti, configurandosi come figura chiave per il reinvestimento del denaro sporco.

Durante le perquisizioni eseguite a carico degli arrestati, i Carabinieri hanno sequestrato numerosi dispositivi elettronici, considerati strumenti essenziali per la pianificazione e la comunicazione all’interno dell’organizzazione, insieme a ingenti somme di denaro contante, ulteriore prova della portata finanziaria dell’attività illecita.
L’inchiesta non si è limitata a circoscrivere la rete criminale nel territorio crotonese.

Gli investigatori stanno attualmente conducendo ulteriori accertamenti per verificare possibili collegamenti con un altro furto di farmaci oncologici, verificatosi l’11 settembre presso la farmacia territoriale dell’Asp di Mesoraca, con un danno stimato in quasi 700 mila euro, aprendo la prospettiva di un’indagine di respiro ancora più ampio e di un coinvolgimento di ulteriori soggetti.

Il caso evidenzia una preoccupante vulnerabilità del sistema sanitario e la necessità di rafforzare i protocolli di sicurezza e di collaborazione tra le forze dell’ordine per contrastare efficacemente queste attività criminali che colpiscono direttamente la disponibilità di farmaci salvavita per i pazienti oncologici.

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