Il Consiglio comunale di Sala Consilina ha recentemente sancito un atto di rilevanza simbolica, approvando una mozione a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina. L’iniziativa, promossa con forza dal sindaco Domenico Cartolano, ha polarizzato l’assemblea, innescando un acceso dibattito che ha visto la maggioranza convergere su una posizione di sostegno, mentre l’opposizione, in segno di profondo dissenso, ha interrotto formalmente i lavori.Cartolano, nel suo intervento, ha qualificato la mozione come un atto di “stimolo costruttivo”, ribadendo con chiarezza che l’azione non intende in alcun modo pregiudicare o danneggiare il popolo israeliano. Si tratta, piuttosto, di una critica indirizzata alle politiche del governo israeliano, considerate incompatibili con il diritto internazionale e con la promozione di una soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese. Il sindaco ha insistito sull’importanza di veicolare un messaggio di speranza e di dialogo in un panorama globale profondamente segnato da conflitti armati, crisi umanitarie e crescenti tensioni geopolitiche. La mozione, a suo dire, rappresenta un gesto concreto a favore della giustizia, dell’equità e della dignità del popolo palestinese, sofferenze che richiedono un’attenzione costante e un impegno condiviso da parte della comunità internazionale.Michele Galiano, capogruppo della minoranza, ha giustificato l’abbandono dell’aula come reazione a una mossa percepita come strumentale e potenzialmente divisiva, sottolineando tuttavia la ferma adesione ai principi fondamentali di pace e di convivenza pacifica. La scelta, ha spiegato, riflette la preoccupazione che un gesto del genere, pur animato da nobili intenzioni, possa esacerbare le tensioni e ostacolare la ricerca di soluzioni diplomatiche, già rese estremamente complesse dal contesto storico e politico. Galiano ha auspicato un approccio più costruttivo, basato sul dialogo e sulla cooperazione, piuttosto che su azioni simboliche che rischiano di alimentare divisioni e pregiudizi.L’approvazione della mozione a Sala Consilina solleva questioni di ampio respiro, che vanno ben oltre i confini del territorio comunale. Il gesto, pur essendo di natura simbolica, può essere interpretato come un atto di solidarietà verso il popolo palestinese e un appello alla comunità internazionale affinché si impegni in modo più attivo per garantire il rispetto dei diritti umani e la realizzazione di una pace duratura nella regione. L’iniziativa apre un confronto necessario sulla complessità del conflitto israelo-palestinese e sulla responsabilità dei governi locali nel promuovere valori di giustizia, uguaglianza e dialogo interculturale, anche in un contesto globale sempre più polarizzato e incerto.