mercoledì 20 Agosto 2025
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Salerno: Maltempo Devasta i Campi, Allarme Crisi Agricola

Un’onda di eventi meteorologici estremi sta investendo il cuore agricolo della provincia di Salerno, con conseguenze devastanti per un settore già fragile.
Le piogge torrenziali, che hanno trasformato i campi in laghi temporanei, e le grandinate violente, capaci di ridurre a brandelli le foglie e i frutti, stanno mettendo a dura prova la resilienza degli imprenditori agricoli del Tanagro, dell’Alto e Medio Sele e degli Alburni.

L’allarme, lanciato da Donato Scaglione, vicepresidente nazionale e presidente regionale dell’Associazione Italiana Coltivatori, non si limita alla constatazione di un danno immediato, ma proietta l’ombra di una crisi strutturale per le produzioni locali.
Il Ferragosto, tradizionalmente momento di celebrazione e raccolta dei primi frutti, si è rivelato un presagio di difficoltà.

Viticoltori e olivicoltori, pilastri dell’economia salernitana, vedono compromesse le loro coltivazioni, non solo per il raccolto imminente, ma anche per quello del prossimo anno.
La pioggia incessante, oltre a causare danni diretti ai frutti e alle piante, satura il terreno, favorendo lo sviluppo di malattie fungine e compromettendo la vitalità degli apparati radicali.

La grandine, invece, agisce come un attacco fisico, lacerando le foglie e danneggiando i rami, esponendo le piante a ulteriori stress ambientali.
L’Associazione Italiana Coltivatori esprime profonda preoccupazione per questa emergenza, che si estende anche al Beneventano e al Nolano, amplificando la portata del problema.

La stima delle perdite per il 2025 è allarmante, superando il 40% della produzione prevista.
Questo dato, tuttavia, non tiene conto dei costi aggiuntivi necessari per il ripristino degli impianti danneggiati e delle infrastrutture agricole, come sistemi di irrigazione e recinzioni.

La situazione non è solo economica, ma anche sociale.
La perdita del raccolto si traduce in una diminuzione del reddito per le famiglie agricole, con ripercussioni sull’occupazione e sulla tenuta dei piccoli borghi rurali.

È fondamentale, pertanto, un intervento tempestivo e coordinato a livello istituzionale.
L’AIC invita gli agricoltori a documentare scrupolosamente i danni subiti, attraverso fotografie e perizie agronomiche, e a segnalarli agli uffici comunali e regionali.

L’attivazione del Fondo di Solidarietà nazionale rappresenta un’urgenza prioritaria, in grado di fornire un sostegno economico concreto agli agricoltori colpiti e di contribuire alla ripresa del settore agricolo salernitano.
Oltre al risarcimento economico, è necessario investire in misure di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici, come la diversificazione delle colture, la creazione di sistemi di raccolta dell’acqua piovana e l’adozione di tecniche agricole sostenibili.
Solo così sarà possibile proteggere il futuro dell’agricoltura salernitana e preservare il suo inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico.

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