venerdì 12 Settembre 2025
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Salmonella a San Marcellino: Focolaio e Ristorante Sospeso

Un’emergenza sanitaria ha colpito la comunità di San Marcellino, in provincia di Caserta, con un focolaio di intossicazioni da Salmonella che ha coinvolto un numero significativo di persone, inclusi un bambino di un anno e mezzo e una donna in stato di gravidanza.
L’evento, verificatosi tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre, ha imposto la sospensione delle attività di un ristorante locale, al centro di un’indagine condotta dall’ASL di Caserta, guidata dal Servizio Veterinario di Alfonso Giannoni.

La prima ondata di segnalazioni, giunta il 2 settembre, ha descritto un quadro clinico allarmante: oltre venti membri di uno stesso nucleo familiare, dopo aver cenato presso il ristorante il 31 agosto, si sono presentati negli ospedali di Marcianise e Aversa con sintomi acuti e convergenti.

Vomito, diarrea e cefalea intensa hanno dominato la sintomatologia, suggerendo una comune causa infettiva.
L’ASL ha immediatamente attivato un protocollo di controllo sanitario, ispezionando i locali del ristorante.
Inizialmente, le verifiche non hanno evidenziato anomalie evidenti nelle pratiche igienico-sanitarie.

Tuttavia, il 4 settembre, l’afflusso di ulteriori segnalazioni, relative a numerose persone ricoverate con sospetta infezione da Salmonella, ha innescato un’escalation dell’indagine.

Un elemento cruciale è emerso: tutti i pazienti, pur avendo cenato in tavolate differenti, avevano in comune la frequentazione del ristorante di San Marcellino nello stesso arco temporale.
La gravità della situazione ha condotto l’ASL a disporre la sospensione cautelativa dell’attività ristorativa e a ordinare un programma di screening completo del personale.

L’ipotesi prevalente, al di là di potenziali criticità nella gestione delle materie prime, si concentra sulla possibilità che uno o più membri dello staff siano “portatori sani” di Salmonella, ovvero asintomatici ma in grado di trasmettere l’infezione attraverso un contatto inadeguato con gli alimenti.
Questo scenario solleva interrogativi importanti non solo sulla necessità di una rigorosa applicazione delle normative igienico-sanitarie, ma anche sulla sensibilizzazione e la formazione del personale in merito alle corrette pratiche di manipolazione degli alimenti e all’importanza di un’accurata igiene personale, elemento spesso sottovalutato ma cruciale nella prevenzione di focolai infettivi.
L’evento si pone come monito per l’intera filiera alimentare, richiamando l’attenzione sulla responsabilità condivisa nella tutela della salute pubblica.

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