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sabato 25 Ottobre 2025

San Sebastiano al Vesuvio: Dog Sitter Denunciato per Crudelità Animale

Nella serata di ieri, un episodio di inaudita crudeltà ha scosso la tranquilla comunità di San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli.
Un uomo di 39 anni, operante come dog sitter, è stato denunciato dai carabinieri per maltrattamento e abbandono di animali, a seguito di una vicenda che solleva profonde riflessioni sulla responsabilità, il benessere animale e la necessità di un controllo più rigoroso nell’ambito dei servizi di cura per gli animali domestici.
La vicenda, segnalata da un attento passante, ha visto il dog sitter trascinare un pastore tedesco femmina di 5 anni e mezzo, di nome Bella, per una distanza di quasi sei chilometri, legata ad una catena a strozzo fissata al suo mezzo di trasporto elettrico.

L’utilizzo di una catena a strozzo, uno strumento notoriamente dannoso e associato a pratiche di addestramento obsolete e inumane, è particolarmente grave e indica una profonda mancanza di consapevolezza, o peggio, una deliberata volontà di infliggere sofferenza all’animale.
L’intervento dei carabinieri ha interrotto la corsa, ma la situazione ha rivelato la gravità delle lesioni riportate da Bella.

L’animale, visibilmente provato e sofferente, ha manifestato difficoltà a sostenersi, emettendo gemiti e guaiti che testimoniano il dolore fisico e lo stato di shock emotivo.
La presenza di una macchia di sangue sull’asfalto ha ulteriormente evidenziato la sofferenza inflitta.

Le cure veterinarie, fornite tempestivamente dal personale dell’Asl veterinaria Napoli 3, hanno portato al ricovero di Bella in una clinica veterinaria di Torre del Greco, dove si stanno valutando l’entità delle lesioni e predisponendo un percorso di riabilitazione che vada oltre la semplice guarigione fisica, mirando a recuperare il suo equilibrio psicologico.

L’inchiesta, avviata dai militari, ha rivelato che l’uomo aveva prelevato Bella presso l’abitazione del proprietario, un 54enne di Volla, con l’animale già legato ad una catena.

La distanza percorsa, superiore ai cinque chilometri, sottolinea la premeditazione e la disinvoltura con cui l’azione è stata compiuta.

La vicenda non si limita a una semplice imprudenza; solleva interrogativi cruciali sull’affidabilità dei servizi di cura per gli animali, sulla necessità di una formazione specifica per i dog sitter e sulla responsabilizzazione dei proprietari che delegano la cura dei loro animali domestici a terzi.

La denuncia del proprietario, sebbene in corso di accertamento, suggerisce la possibilità di una responsabilità congiunta, evidenziando l’importanza di verificare la professionalità e l’etica di chi si occupa della cura degli animali.
Questo episodio tragico, oltre a richiedere la punizione dei responsabili, invita a una riflessione più ampia sulla tutela del benessere animale e sulla necessità di promuovere una cultura di rispetto e responsabilità nei confronti di tutti gli esseri viventi.

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