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domenica 16 Novembre 2025

Sanatoria Edilizia in Campania: Riapre la Polemica tra Passato e Futuro

La questione della sanatoria edilizia in Campania si ripropone con forza nel dibattito politico, alimentando polemiche e riaprendo ferite legate a decisioni passate.

Il candidato del centrodestra, Edmondo Cirielli, ha inasprito la discussione, accusando l’amministrazione precedente, guidata da Bassolino e dalla sinistra, di aver commesso un atto illegittimo negando ai cittadini campani l’accesso a una sanatoria.

Questa affermazione si radica in una sentenza della Corte costituzionale che ha qualificato tale decisione come un’ingiustizia, un atto di prepotenza che ha privato i cittadini di un diritto legittimo.
L’argomentazione di Cirielli va oltre la semplice riproposizione di un condono edilizio.

Egli sottolinea la necessità urgente di una riforma profonda della pianificazione urbanistica regionale, un’esigenza rimasta inascoltata per vent’anni.

L’assenza di una legge urbanistica aggiornata ha generato un divario incolmabile tra i piani regolatori esistenti e la realtà urbanistica concreta, caratterizzata da una rapida antropizzazione e un’espansione edilizia incontrollata.
La mancata revisione normativa ha inevitabilmente favorito situazioni di irregolarità e ha ostacolato uno sviluppo urbanistico sostenibile e coerente con le esigenze del territorio.
La potenziale riapertura del condono, subordinata all’approvazione di un emendamento parlamentare e alla successiva decisione della Regione, rappresenta, a detta di Cirielli, un’opportunità per ristabilire un rapporto di fiducia con i cittadini e per correggere le storture del passato.

L’auspicio è che questa decisione possa essere interpretata come un atto di rispetto democratico, un gesto volto a riconoscere le legittime aspettative dei campani.

Le dichiarazioni del viceministro Antonio Tajani, che definisce condivisibili le posizioni espresse in merito alla questione, contribuiscono a delineare un quadro più ampio di possibile apertura al dialogo e alla ricerca di soluzioni condivise.
Tajani, andando oltre le iniziali dichiarazioni di Cirielli, suggerisce un’ulteriore riflessione, aprendo la strada a un confronto più approfondito e a una valutazione complessiva delle implicazioni politiche, economiche e sociali di una eventuale sanatoria.

Questa apertura non va interpretata come un freno, bensì come un segnale di volontà di esplorare tutte le possibili opzioni, nel rispetto delle istituzioni e delle normative vigenti.
La questione, quindi, si apre a un dibattito che va ben oltre la mera sanatoria, toccando temi cruciali come la necessità di una pianificazione urbanistica moderna, efficiente e partecipata, capace di rispondere alle sfide del futuro e di garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile per l’intera regione Campania.

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