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giovedì 13 Novembre 2025

Spaccio nella scuola: arrestato a Cercola, indagine a Ponticelli

Un episodio di violazione della legalità e preoccupazione per la sicurezza scolastica ha scosso la comunità di Cercola, in provincia di Napoli.

Un’operazione dei Carabinieri, condotta con metodo e scrupolosità, ha portato alla luce una rete di micro-spaccio con ramificazioni all’interno dell’Istituto Ipsar Tognazzi e nel territorio circostante.
Il servizio, caratterizzato da un’approccio capillare e mirato, ha visto il coinvolgimento di unità cinofile specializzate, testimonianza dell’importanza della tecnologia e della formazione nella prevenzione dei reati.

L’attenzione si è concentrata sulle aree comuni dell’istituto, luoghi di passaggio e potenziale ricettacolo di comportamenti devianti.

Due studenti, rispettivamente di 15 e 16 anni, sono stati identificati in possesso di oggetti non conformi alle normative scolastiche e alle leggi vigenti.
Il primo, un quindicenne, nascondeva un coltello a scatto, strumento potenzialmente pericoloso e simbolo di una crescente inquietudine sociale.

Il secondo, uno studente sedicenne, veniva trovato in possesso di una quantità di hashish destinata presumibilmente alla distribuzione tra i compagni.

Quest’ultimo è stato segnalato alle autorità competenti, la Prefettura, per le ulteriori valutazioni del caso, sottolineando la complessità dell’intervento che coinvolge non solo l’applicazione della legge, ma anche la presa in carico educativa e sociale.

L’indagine, tuttavia, non si è limitata all’episodio scolastico.

La scrupolosa attività di controllo ha permesso di estendere le indagini fino all’abitazione di un ventiquattrenne residente a Ponticelli, figura chiave nella filiera di spaccio.
La perquisizione ha rivelato una quantità ingente di stupefacente: 621 dosi di marijuana e 521 dosi di hashish, per un peso complessivo che si avvicina al chilogrammo, destinate alla vendita al dettaglio.

L’importo dei contanti sequestrati, pari a 410 euro, fa luce sulle dinamiche economiche che alimentano questo fenomeno criminale.
Inoltre, il materiale per il confezionamento dello stupefacente rinvenuto testimonia la professionalità e l’organizzazione del gruppo.

L’arresto del ventiquattrenne, ora detenuto in carcere, rappresenta un duro colpo alla micro-rete di spaccio e sottolinea l’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità organizzata e nella salvaguardia della sicurezza pubblica.
L’episodio solleva interrogativi profondi sulle cause che spingono i giovani ad avvicinarsi al mondo della droga e sull’importanza di strategie di prevenzione e sensibilizzazione che coinvolgano famiglie, scuole e istituzioni.

La sicurezza degli studenti e la tutela del tessuto sociale rimangono priorità assolute.

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