giovedì 2 Ottobre 2025
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Napoli

Supermercati a rischio: controlli NAS svelano condizioni igienico-sanitarie precarie

Nel corso del mese di settembre, un’accurata campagna di controlli condotta dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) di Napoli ha portato alla luce un quadro allarmante circa le condizioni igienico-sanitarie di trenta supermercati operanti nella provincia.

L’operazione, volta a tutelare la salute pubblica e a garantire la sicurezza alimentare, ha generato un bilancio significativo: il sequestro preventivo di oltre ventuno tonnellate di prodotti alimentari, stimati in un valore complessivo di circa trecentosettantamila euro, e la sospensione temporanea dell’attività commerciale per otto esercizi.

L’indagine, resa necessaria da segnalazioni e da un’attività di monitoraggio proattiva, ha rivelato una serie di criticità sistematiche che minano la tracciabilità degli alimenti lungo l’intera filiera produttiva e distributiva.

Non si è trattato di semplici mancanze procedurali, ma di una carenza strutturale nell’applicazione dei protocolli di autocontrollo aziendale, elemento cruciale per l’identificazione e la mitigazione dei rischi potenziali.
Le non conformità riscontrate hanno riguardato non solo l’inadeguatezza delle infrastrutture e delle attrezzature, ma anche la mancanza di rigore nell’applicazione delle buone pratiche igienico-sanitarie.
In molti casi, le aree destinate alla manipolazione, allo stoccaggio e alla preparazione dei prodotti alimentari si sono rivelate contaminate da infestanti, creando un ambiente favorevole alla proliferazione di agenti patogeni e alla potenziale contaminazione degli alimenti.
La preoccupazione per la sicurezza alimentare, acuita dai recenti casi di botulismo, ha spinto i militari del NAS a disporre di numerosi campionamenti mirati su prodotti a rischio, come olio d’oliva, uova e conserve vegetali.
L’analisi di questi campioni, effettuata presso laboratori specializzati, ha l’obiettivo di confermare o smentire la presenza di contaminanti e di identificare eventuali anomalie che potrebbero mettere a rischio la salute dei consumatori.

Le violazioni riscontrate hanno comportato l’irrogazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa ottantunomila euro, riflettendo la gravità delle infrazioni accertate.
Inoltre, è stato disposto il vincolo sulle attività commerciali coinvolte, con un valore stimato intorno a un milione e cinquecentomila euro, e il sequestro della merce non conforme, per un valore di trecentosettantamila euro.

Questa operazione si inserisce in un contesto più ampio di controlli a livello nazionale, volto a rafforzare la tutela della salute pubblica e a combattere il fenomeno delle frodi alimentari, che rappresentano una minaccia crescente per l’economia e la sicurezza dei cittadini.
L’azione del NAS, supportata da un’attività di sensibilizzazione e di informazione rivolta agli operatori del settore, mira a promuovere una cultura della sicurezza alimentare basata sulla responsabilità, sulla trasparenza e sulla conformità alle normative vigenti.

L’attenzione sarà rivolta, nel futuro, a implementare un sistema di monitoraggio più efficace e a promuovere la collaborazione tra le autorità competenti, le imprese e i consumatori, al fine di garantire un’alimentazione sicura e di alta qualità per tutti.

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