martedì 26 Agosto 2025
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Tatuaggio da tigre: l’impronta che inchioda il rapinatore

Un tatuaggio, emblema di forza e ferocia, si è rivelato un inequivocabile sigillo d’identità per un uomo di 44 anni, residente a Villaricca, ora detenuto con l’accusa di rapina aggravata.
L’arresto, operato dai Carabinieri della Compagnia di Giugliano, suggella un’indagine meticolosa e pone fine a una serie di azioni criminali che hanno insidiato la tranquillità della zona nei giorni 29 e 31 luglio.

L’uomo, già noto alle autorità per precedenti coinvolgimenti in attività illecite, è accusato di aver perpetrato due rapine in esercizi commerciali, entrambi bar, con modalità sorprendentemente simili.
La prima azione si è consumata in un bar situato in via Marchesella, nel territorio comunale di Giugliano, dove, armato di pistola, ha sottratto al proprietario una somma modesta, trenta euro.
Pochi giorni dopo, l’uomo ha ripetuto l’identico schema in un bar di Villaricca, dimostrando una premeditazione e una freddezza che hanno reso l’indagine particolarmente delicata.
La svolta decisiva è giunta dall’analisi scrupolosa delle immagini di videosorveglianza, un elemento sempre più cruciale nelle indagini moderne.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile, dopo un’attenta revisione dei filmati, hanno notato una caratteristica peculiare, un dettaglio apparentemente banale che si è rivelato un tassello fondamentale per l’identificazione del sospettato: un vistoso tatuaggio raffigurante una tigre, scolpito sull’avambraccio destro.
Questa immagine, chiara e inconfondibile, ha permesso di collegare l’individio alle rapine, nonostante i tentativi di depistaggio che potrebbero essere stati messi in atto.

L’acquisizione di testimonianze da parte di presenti, in sinergia con l’analisi tecnica delle riprese video, ha contribuito a consolidare il quadro indiziario.
Il tatuaggio, simbolo di potenza e territorialità, si è trasformato in una firma inequivocabile, condannando l’uomo a un destino di reclusione.
L’arresto, ora, segna una tappa importante nella lotta alla criminalità locale e sottolinea l’efficacia di un approccio investigativo che coniuga la tecnologia con la collaborazione dei cittadini e la professionalità delle forze dell’ordine.

L’uomo è attualmente detenuto in regime di fermo, in attesa di un’udienza per la convalida dell’arresto e l’avvio del processo.
L’inchiesta, tuttavia, non si esclude che l’uomo possa essere collegato ad ulteriori episodi di microcriminalità nella zona.

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