La telemedicina, o televisita, sta emergendo come una componente sempre più integrante del panorama sanitario, offrendo un accesso all’assistenza medica che trascende le barriere geografiche e temporali.
L’esperienza del Cardarelli, con circa duecento visite già effettuate in sei mesi e interessando discipline cruciali come Immunologia, Neurologia, Pneumologia, Diabetologia, Endocrinologia, Terapia del Dolore, testimonia la crescente validità di questo approccio innovativo.
Il valore intrinseco della televisita risiede nella sua capacità di ottimizzare l’accesso alle cure, soprattutto per pazienti con mobilità ridotta, difficoltà di trasporto o residenti in aree remote.
L’eliminazione dei tempi di spostamento e di attesa, tradizionalmente associati alle visite ambulatoriali, rappresenta un vantaggio significativo che si traduce in un risparmio di tempo e di risorse per i pazienti.
Un caso emblematico è quello di una neomamma con complessa orticaria, che ha potuto proseguire l’allattamento del figlio durante la visita, evidenziando la flessibilità e l’adattabilità della telemedicina alla vita quotidiana.
La pianificazione di una televisita è semplice: una richiesta all’atto della prenotazione tramite il CUP è sufficiente.
In alcuni casi, l’esame obiettivo a distanza può essere supportato da strumenti diagnostici specifici, ampliando ulteriormente le possibilità di monitoraggio e valutazione.
Un esempio significativo è il monitoraggio delle apnee notturne nel reparto di Pneumologia, dove dispositivi elettronici registrano i parametri respiratori del paziente a domicilio, inviando i dati al medico per un’analisi remota e una successiva consultazione.
Antonio Starace, specialista in Pneumologia, sottolinea come questo approccio permetta un controllo più accurato dell’efficacia terapeutica e una maggiore aderenza alla terapia da parte del paziente.
La Diabetologia del Cardarelli ha identificato un ulteriore beneficio cruciale: il rinnovo del piano terapeutico a distanza per i pazienti più anziani, spesso stressati dalle difficoltà di trasporto e dalle dinamiche ambulatoriali.
Questa facilità di accesso contribuisce significativamente al miglioramento della qualità della vita e all’aderenza alla terapia.
Anche il Centro Cefalee, nell’Unità operativa complessa di Neurologia, utilizza ampiamente la telemedicina, in particolare per il rinnovo della terapia con monoclonali in pazienti già sottoposti a un controllo in presenza.
Angelo Ranieri, responsabile del centro, prospetta addirittura l’implementazione di un sistema a doppia opzione, che preveda la telemedicina per i controlli di routine e la visita in presenza solo quando necessario, ottimizzando così l’utilizzo delle risorse e garantendo la qualità dell’assistenza.
Nel campo della Neuroimmunologia e Sclerosi Multipla, la telemedicina assume anche una dimensione di supporto psicologico e informativo.
Giorgia Teresa Maniscalco, responsabile del centro, utilizza le visite a distanza per monitorare gli effetti collaterali delle terapie, per rispondere a dubbi e incertezze dei pazienti e per creare un rapporto di fiducia e continuità assistenziale.
La possibilità di raggiungere pazienti fuori regione o paese, spesso impegnati in attività lavorative, favorisce l’aderenza alla terapia e contribuisce al benessere complessivo.
La flessibilità della telemedicina si rivela particolarmente utile durante i mesi estivi, quando molti pazienti possono effettuare le visite direttamente dai luoghi di villeggiatura.
L’ospedale Cardarelli ha implementato un servizio di supporto dedicato per facilitare l’accesso alla telemedicina anche per i pazienti meno esperti nell’utilizzo delle tecnologie.
Guardando al futuro, l’auspicio è di estendere sempre più l’utilizzo della telemedicina per i controlli di routine, come evidenziato dal pneumologo Starace, eliminando la necessità per i pazienti provenienti dalle isole di affrontare costosi e scomodi trasferimenti.
L’opportunità di offrire controlli a coppie di pazienti affetti dalla stessa patologia, comodamente dal proprio domicilio, sottolinea ulteriormente il potenziale trasformativo della telemedicina nel panorama dell’assistenza sanitaria moderna.
La telemedicina non è solo una modalità di erogazione di servizi, ma rappresenta un cambiamento culturale nell’approccio alla cura, mettendo il paziente al centro del percorso di salute e benessere.