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domenica 26 Ottobre 2025

Terremoto in Irpinia: scossa di 3.1, nessun danno

Alle ore 10:18, la rete sismica nazionale, gestita dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha rilevato un evento tellurico di magnitudo 3.1 in provincia di Avellino, con particolare riferimento al territorio comunale di Montefredane.

L’ipocentro, ovvero il punto in profondità dove si è originata la rottura, si è localizzato a breve distanza dal centro abitato, a circa un chilometro, suggerendo una potenziale vicinanza a strutture antropiche.

L’evento, pur di moderata entità sulla scala Richter, ha generato un’ondata sismica percepibile dalla popolazione locale, testimoniata dalla prontissima risposta delle autorità e dalla conseguente necessità di una comunicazione trasparente e rassicurante.

Il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, ha immediatamente attivato il sistema di allerta comunale, sottolineando l’assenza di danni strutturali o feriti a persone.

Questa tempestività dimostra l’importanza di protocolli di gestione dell’emergenza ben definiti e di una collaborazione sinergica tra le istituzioni locali.

La regione Campania, e in particolare l’Irpinia, è geologicamente predisposta a fenomeni sismici, inserita in una zona ad alta sismicità legata alla complessa tettonica delle Alpi Appennine.
La faglie che hanno generato questa scossa sono probabilmente una manifestazione di queste dinamiche regionali, che si traducono in una continua, seppur lenta, deformazione della crosta terrestre.

Comprendere l’origine e la genesi di queste fratture è fondamentale per valutare i rischi futuri e pianificare interventi di mitigazione.
La comunicazione diretta con la Prefettura di Avellino, la Protezione Civile regionale e l’INGV testimonia l’impegno congiunto nel monitoraggio in tempo reale dell’evoluzione della situazione.

L’INGV, con le sue avanzate tecnologie di rilevamento, continua a registrare eventuali scosse di assestamento, fenomeni comuni a seguito di un evento sismico principale.
Parallelamente alle comunicazioni, gli uffici tecnici comunali stanno conducendo ispezioni mirate su edifici strategici, primariamente scuole e strutture amministrative, per verificare la loro vulnerabilità e l’aderenza alle normative antisismiche.

Queste verifiche non si limitano alla mera valutazione strutturale, ma includono anche la verifica della stabilità del terreno di fondazione e la presenza di potenziali rischi indiretti, come la caduta di cornicioni o elementi decorativi.

La situazione attuale, sebbene apparentemente stabile, richiede una vigilanza costante e un approccio proattivo.

È cruciale che la cittadinanza sia informata e sensibilizzata sull’importanza di adottare comportamenti corretti in caso di eventi sismici, come la predisposizione di un piano di emergenza familiare e la conoscenza delle vie di fuga più sicure.

La resilienza di una comunità dipende dalla capacità di prepararsi e rispondere efficacemente alle sfide poste dalla natura.

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