sabato 23 Agosto 2025
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Terrore nel Casertano: Arrestato stalker, vittima emotivamente distrutta.

Un’ombra di terrore si è abbattuta sul Casertano, con l’arresto di un uomo di 38 anni accusato di stalking, diffamazione online e lesioni psicologiche reiterate nei confronti della sua ex compagna.

La denuncia, presentata con profonda angoscia alla stazione dei Carabinieri di Calvi Risorta, ha svelato un quadro di violenza psicologica e coercizione che ha lasciato la vittima emotivamente devastata e temerosa per la sua sicurezza.

L’escalation di comportamenti persecutori, protrattasi per mesi, ha configurato un vero e proprio regime di terrore.

Al di là delle minacce dirette, che la donna ha prontamente documentato fornendo ai Carabinieri messaggi vocali raccapienti, si è trattato di una sistematica campagna di mortificazione e controllo.

L’uomo, animato da un’ossessiva gelosia, ha sottratto alla vittima la possibilità di una vita serena, invadendo la sua sfera privata e diffondendo immagini intime e private su piattaforme social, accompagnandole con commenti denigratori e lesivi della sua dignità.
Il reato di stalking, lungi dall’essere una semplice infrazione, si è manifestato con atti concreti di violenza e intimidazione.

La distruzione del telefono cellulare, atto che priva la vittima di un mezzo essenziale di comunicazione e difesa, e l’incendio di indumenti personali, gesto simbolico di controllo e possesso, hanno rappresentato un’escalation allarmante.

L’episodio del luglio scorso, in cui la donna è stata arbitrariamente rinchiusa in una stanza e costretta a dormire sul pavimento, ha configurato una situazione di sequestro di persona, evidenziando la volontà dell’aggressore di esercitare un potere assoluto sulla sua vittima.
La gravità della situazione ha immediatamente spinto i Carabinieri a intraprendere un’attività investigativa mirata, che ha portato all’individuazione e all’arresto del 38enne a Macerata Campania.
L’uomo è stato successivamente tradotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Questo caso, purtroppo, non è isolato e sottolinea la crescente diffusione di fenomeni di cyberbullismo e revenge porn, che causano sofferenze incommensurabili alle vittime.

È fondamentale promuovere una cultura del rispetto e della legalità, rafforzando la consapevolezza dei rischi connessi all’uso improprio delle tecnologie digitali e garantendo alle vittime il supporto psicologico e legale necessario per ricostruire la propria vita e ritrovare la serenità perduta.
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e la solidarietà della comunità rappresentano un baluardo essenziale contro l’ombra della violenza psicologica e della sopraffazione.

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