La comunità di Ischia è stata scossa da un drammatico evento che ha spezzato la quiete dell’isola, lasciando un velo di dolore e sgomento.
Lyudmyla Velykgolova, 43 anni, si trova attualmente in condizioni critiche a seguito di un violento episodio di violenza domestica che ha concluso la vita di altri due individui.
L’uomo, l’ex coniuge della donna, aveva perpetrato un efferato atto, recando morte alla madre e al compagno di Lyudmyla, prima di togliersi la vita, sigillando un tragico destino.
L’emergenza si è manifestata ieri pomeriggio, precipitando l’isola in un caos palpabile.
Lyudmyla, investita da una pioggia di proiettili, è stata immediatamente soccorsa e trasportata presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, un centro di eccellenza sanitaria in grado di rispondere a criticità di tale portata.
La gravità delle lesioni, caratterizzate da una significativa emorragia interna e dalla presenza di aria nel torace (emopneumotorace), ha imposto un intervento chirurgico d’urgenza volto a stabilizzare le sue condizioni vitali.
Un team di specialisti ha lavorato intensamente per contenere l’emorragia e ripristinare la funzionalità respiratoria, in una corsa contro il tempo.
La complessità delle ferite e la delicatezza dell’intervento hanno richiesto una valutazione approfondita e una pianificazione meticolosa.
L’ospedale Rizzoli, pur dotato di risorse avanzate, ha ritenuto necessario un trasferimento in una struttura ospedaliera di maggiore complessità per garantire alla paziente la massima assistenza specialistica possibile.
Intorno alla mezzanotte e trenta, Lyudmyla è stata quindi trasferita in elicottero all’ospedale Cardarelli di Napoli, un centro di riferimento regionale per la traumatologia e la chirurgia d’urgenza.
Il trasporto in elisoccorso ha rappresentato una scelta strategica per minimizzare i tempi di percorrenza e garantire la continuità delle cure, evitando ulteriori complicazioni dovute al trasferimento terrestre.
Attualmente, la situazione clinica di Lyudmyla Velykgolova rimane estremamente delicata e la sua prognosi è riservata.
Il personale medico-specialistico napoletano è impegnato in un monitoraggio costante e in un piano terapeutico mirato a supportare le sue funzioni vitali e a gestire le potenziali complicazioni post-operatorie.
L’evento ha riacceso il dibattito sulla violenza di genere e sull’importanza di implementare misure di prevenzione e supporto alle vittime, sottolineando la necessità di un impegno collettivo per contrastare un fenomeno che continua a infliggere profonde ferite alla società.
