martedì 16 Settembre 2025
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Tragedia a Montefalcione: crolla ponteggio, un morto e indagini aperte.

Un tragico evento ha scosso la comunità di Montefalcione (Avellino) il 4 settembre scorso, culminato nella perdita di una vita umana a seguito del crollo di un ponteggio mobile in un cantiere edile.
L’operaio di 50 anni, impegnato in attività di routine, è deceduto a causa delle lesioni riportate, innescando un’indagine approfondita che coinvolge due figure chiave: l’imprenditore edile, titolare dell’azienda responsabile dei lavori, e il responsabile della sicurezza (RSP) designato per il cantiere.
Le indagini, condotte congiuntamente dai Carabinieri e dall’Ispettorato del Lavoro, mirano a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e a determinare le responsabilità che hanno contribuito alla tragedia.

L’accusa preliminare, al momento, si concentra su reati di lesioni personali gravi, ma l’inchiesta potrebbe estendersi a comprendere una serie di violazioni del decreto legislativo 81/2008, il testo unico sulla sicurezza sul lavoro.

La ricostruzione degli eventi punta a verificare se siano state rispettate le procedure di verifica periodica dei ponteggi, se siano state fornite adeguate istruzioni e formazione agli addetti ai lavori, e se siano stati adottati i dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari per mitigare i rischi.

L’attenzione è focalizzata anche sulla valutazione dei rischi specifici del cantiere, un obbligo previsto dalla normativa che impone di individuare i pericoli potenziali e di implementare misure preventive e protettive adeguate.
La tragedia solleva interrogativi cruciali sulla cultura della sicurezza nel settore edile, spesso caratterizzato da ritmi serrati e pressioni economiche che possono compromettere l’osservanza delle norme.

Il ruolo del RSP, figura professionale fondamentale per la gestione della sicurezza, è sotto particolare scrutinio: era adeguatamente preparato e dotato dei poteri necessari per far rispettare le regole? Le sue segnalazioni e i suoi interventi sono stati presi in considerazione e implementati dall’impresa?L’indagine non si limita a stabilire le responsabilità penali, ma mira anche a individuare le lacune nel sistema di prevenzione degli infortuni e a promuovere azioni correttive volte a migliorare la sicurezza nei cantieri edili.
L’evento di Montefalcione rappresenta un monito doloroso per tutti gli attori coinvolti: imprese, lavoratori, istituzioni e professionisti della sicurezza, con l’obiettivo di trasformare la tragedia in un’opportunità per rafforzare la tutela della vita e della salute dei lavoratori.

La giustizia, in questo caso, non si limita alla ricerca della responsabilità, ma si proietta verso un futuro in cui il lavoro edile possa essere svolto in condizioni di maggiore sicurezza e dignità.

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