La vertenza Trasnova, società operante nel settore della logistica e fortemente legata al comparto automobilistico, solleva interrogativi urgenti sul futuro di centinaia di lavoratori e sulla necessità di ripensare le strategie di riqualificazione professionale in un contesto economico in rapida evoluzione. L’iniziale crisi, innescata dalla mancata conferma delle commesse da parte di Stellantis, aveva portato a un piano di licenziamenti collettivi che, sebbene temporaneamente sospeso grazie a un rinnovo annuale delle commesse, proietta un’ombra di incertezza per il futuro.Giuseppe Raso, segretario generale della Fismic di Napoli e figura chiave nel dialogo con le istituzioni, sottolinea con chiarezza la necessità di abbandonare una visione miope focalizzata esclusivamente sul settore automotive, attualmente afflitto da difficoltà strutturali. La vera opportunità di rilancio, a suo avviso, risiede nella valorizzazione di settori in crescita esponenziale come l’aerospazio e il ferroviario, ambiti che richiedono competenze specifiche e offrono prospettive occupazionali solide.La posizione di Trasnova, come esplicitato durante l’incontro al Mimit, si configura in una fase di attesa, senza l’intenzione di perseguire nuove gare d’appalto o ricorrere a misure incentivanti per favorire l’esodo dei dipendenti. Questa scelta, sebbene comprensibile in un momento di difficoltà, aggrava la situazione e ritarda la ricerca di soluzioni definitive. Raso, pur riconoscendo la difficoltà, sollecita Trasnova a compiere sforzi concreti per agevolare l’uscita dei lavoratori, alleggerendo così il peso della situazione attuale.Il Ministero, consapevole della complessità del quadro, ha coinvolto Sviluppo Italia Lavoro per avviare un’analisi approfondita delle competenze dei lavoratori Trasnova. Questo processo di “profilazione” si prefigge di identificare le aree di forza e le potenzialità di ciascun individuo, facilitando il loro reinserimento nel mercato del lavoro. L’approccio non è meramente assistenzialistico, ma mira a tracciare percorsi di riqualificazione professionale mirati.Il coinvolgimento delle Regioni emerge come elemento cruciale per il successo di questa operazione. Un dialogo costruttivo con le amministrazioni regionali potrebbe sbloccare nuove opportunità occupazionali, sfruttando le specificità territoriali e le politiche di sviluppo locale. In particolare, la mappatura dei fabbisogni formativi, condotta in collaborazione con le Regioni, è fondamentale per garantire che i percorsi di riqualificazione professionale siano allineati con le reali esigenze del mercato.L’incontro, affiancato dalla presenza di rappresentanti del M5S e del Pd (onorevoli Carmela Auriemma e Marco Sarracino), testimonia l’attenzione istituzionale verso la vertenza e la volontà di trovare soluzioni condivise. La sfida cruciale risiede nella capacità di trasformare questa emergenza in un’opportunità di innovazione sociale ed economica, promuovendo una transizione verso un modello di sviluppo più sostenibile e inclusivo, dove la riqualificazione professionale dei lavoratori diventa motore di crescita e progresso. La resilienza e l’adattabilità dei lavoratori Trasnova, supportati da politiche attive del lavoro e da un dialogo costruttivo tra istituzioni, sindacati e imprese, rappresentano la chiave per affrontare questa complessa fase di cambiamento.
Trasnova: Futuro a rischio, serve riqualificazione e nuovi settori.
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