sabato 20 Settembre 2025
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Truffa High-Tech: Allevatori derubati, riciclaggio con i Gratta e Vinci

Un sofisticato schema di frode telematica, orchestrato da un gruppo composto da tre uomini e una donna originari del Napoletano, ha preso di mira due allevatori del Casertano, culminando in un’audace lavaggio di denaro attraverso l’acquisto di gratta e vinci.

L’attività criminale, che ha comportato accuse di truffa aggravata, riciclaggio e, in particolare, auto-riciclaggio – l’utilizzo di fondi illeciti per alimentare ulteriori attività criminali – ha portato all’arresto dei presunti responsabili, disposti in carcere o agli arresti domiciliari su disposizione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Torre Annunziata in virtù della gravità del reato di auto-riciclaggio, è stata innescata dalla denuncia dei due allevatori di Cancello e Arnone, titolari congiunti di un conto corrente da cui era stato sottratto un bonifico di 40.000 euro.
L’inganno si è manifestato attraverso un’abile manipolazione della tecnologia: i truffatori, celando la propria identità tramite tecniche di “caller ID spoofing”, hanno simulato chiamate da numeri apparentemente legittimi, sfruttando l’appariscente credibilità di numeri riconducibili alle forze dell’ordine (la stazione dei Carabinieri di Cancello e Arnone) e al sistema antifrode della banca stessa.
Attraverso questo espediente, gli indagati hanno instillato un senso di urgenza e allarme nei due allevatori, inducendoli a credere di essere vittime di una violazione informatica in corso e a trasferire immediatamente i fondi su un conto specifico, controllato dal gruppo criminale.
L’inganno, abilmente costruito, ha portato al trasferimento dei 40.000 euro sul conto intestato alla donna, componente chiave dell’organizzazione.
Tuttavia, l’intervento tempestivo delle autorità, con il conseguente blocco del conto, ha impedito la dispersione dell’intera somma.

Solo 5.000 euro sono stati prelevati dalla donna e messi a disposizione dei complici, utilizzati immediatamente per un’acquisti massiccio di gratta e vinci, nel tentativo di mascherare l’origine illecita dei fondi attraverso un’operazione di riciclaggio particolarmente audace.

La vicenda solleva interrogativi sulla crescente sofisticazione delle frodi informatiche e sulla necessità di rafforzare le misure di sicurezza e di educazione finanziaria per proteggere i cittadini da queste minacce sempre più pervicaci.
L’indagine è ancora in corso, con l’obiettivo di accertare la piena estensione della rete criminale e di recuperare i fondi rimasti in circolazione.

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