mercoledì 10 Settembre 2025
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Truffe agli anziani: a Nusco, un campanello d’allarme.

La fragilità avanzata, la solitudine e la fiducia in istituzioni percepite come pilastri di sicurezza sono diventate, purtroppo, terreno fertile per predatori emotivi e finanziari.

Un episodio recente, verificatosi a Nusco, in provincia di Avellino, illustra con dolorosa chiarezza come truffatori scaltri sfruttino queste vulnerabilità per estorcere denaro a persone anziane.

Il meccanismo, metodicamente orchestrato, si è manifestato con una telefonata ingannevole.
L’interlocutore, spacciandosi per un funzionario dell’ufficio postale, ha tessuto una narrazione manipolatoria volta a instillare un senso di urgenza e necessità.

La scusa? La presunta impossibilità per i nipoti delle due donne, entrambe ultraottantenni, di accedere ai propri fondi.
La richiesta, esorbitante e pretestuosa, ammontava a tremila euro.

Fortunatamente, la prontezza d’ingegno e il sano scetticismo delle vittime hanno impedito il compimento del crimine.

Invece di cedere al panico indotto dalla telefonata, hanno immediatamente segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine.

L’intervento tempestivo dei carabinieri ha permesso di individuare e intercettare i due responsabili, un ventenne e un sessantenne entrambi residenti in provincia di Napoli, a bordo di un’autovettura noleggiata e parcheggiata nel cuore del comune irpino.
L’arresto dei due malfattori, gravati da precedenti simili, testimonia una realtà allarmante: la professionalizzazione della criminalità che si adatta e perfeziona costantemente le proprie tecniche di inganno.

Non si tratta più di truffe improvvisate, ma di operazioni pianificate, in cui l’elemento psicologico – la manipolazione emotiva e lo sfruttamento della fiducia – assume un ruolo preponderante.
Questo episodio deve fungere da campanello d’allarme per l’intera comunità.
È fondamentale rafforzare la consapevolezza e l’educazione delle persone più vulnerabili, promuovendo un dialogo aperto e costante con familiari, amici e istituzioni.
È essenziale diffondere informazioni sulle tecniche di truffa più comuni, incoraggiando un atteggiamento critico e la verifica delle richieste di denaro, soprattutto quando provengono da numeri sconosciuti o da persone che si presentano come funzionari di enti pubblici.

La prevenzione, l’informazione e la vigilanza collettiva sono le armi più efficaci per proteggere i nostri anziani da questo insidioso fenomeno.

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