Un grido di umanità si leva da Torre del Greco: Ciro Cozzolino ha bisogno di noi.
La tragedia che ha colpito la Polizia di Stato, con la perdita del collega Aniello Scarpati, 47 anni, ha lasciato un segno profondo nella comunità e ha proiettato Ciro in una battaglia per la vita che richiede l’immediato supporto di tutti.
L’appello, lanciato con urgenza dal presidente regionale dell’associazione donatori volontari Polizia di Stato della Campania, Tommaso Delli Paoli, trascende il mero gesto di donazione: è un atto di solidarietà, un baluardo contro la fragilità umana e un tributo al sacrificio di chi dedica la propria vita alla sicurezza altrui.
La vicenda, maturata durante un servizio di controllo del territorio, evidenzia il costante pericolo che affrontano gli uomini e le donne in divisa, impegnati a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica.
Aniello Scarpati, con il suo coraggio e la sua dedizione, ha perso la vita in questo atto eroico, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia, tra i colleghi e nella comunità intera.
Ciro Cozzolino, suo compagno di pattuglia, lotta ora per la vita, ricoverato in rianimazione presso l’ospedale del Mare.
La sua condizione critica richiede una trasfusione immediata e costante di sangue, in particolare del gruppo A Negativo, un gruppo sanguigno particolarmente raro e cruciale in situazioni di emergenza.
Questa emergenza non è solo una questione medica; è una chiamata alla responsabilità civica, un’occasione per dimostrare che i valori di compassione, empatia e altruismo sono ancora vivi e capaci di superare la paura e la tristezza.
La donazione di sangue non è un atto isolato, ma un gesto che alimenta un sistema vitale, un legame tra sconosciuti che si stringono nella necessità.
Delli Paoli invita con forza a rispondere a questo appello con generosità e amore fraterno.
Il centro trasfusionale dell’ospedale del Mare, aperto dalle 8 alle 14, si apre alle nostre gocce di vita, offrendo la possibilità concreta di contribuire a una speranza concreta.
Ogni sacca donata è un atto di fiducia, una promessa di sostegno, un segno tangibile della nostra presenza.
Questo momento di dolore e angoscia può trasformarsi in un momento di unità e forza collettiva.
La comunità campana, e con essa l’intera nazione, può dimostrare la propria capacità di resilienza, offrendo a Ciro e alla sua famiglia un sostegno morale e materiale.
Non si tratta solo di donare sangue, ma di donare speranza, di infondere coraggio, di riaffermare il valore della vita.
Trasformiamo il lutto in azione, la tristezza in determinazione, la paura in una forza trainante verso un futuro più sicuro e compassionevole.






