Il Binario Borbonico, avvolto dalla quiete del crepuscolo, ha fatto da cornice a una serata di rara intensità emotiva, “Versi sotto le stelle”, un’iniziativa che si radica profondamente nel tessuto culturale di Portici.
Più che un semplice evento, si è trattato di una vera e propria immersione nel mondo della poesia, un’esplorazione collettiva di sentimenti e suggestioni che ha unito generazioni e sensibilità diverse.
L’idea, promossa dall’assessore Luca Manzo, si è concretizzata in una seconda edizione che ha confermato il suo successo, dimostrando come la poesia, anche in un’epoca dominata da altre forme espressive, possa ancora risuonare nel cuore delle persone.
La partecipazione è stata ampia e variegata: poeti affermati, voci emergenti, semplici amanti della parola che hanno risposto all’invito, creando un’atmosfera di profonda condivisione.
Il sindaco Enzo Cuomo, con un gesto simbolico, si è unito a questa sinfonia di versi, recitando un componimento di Rosso Scotellaro, un omaggio al Granatello, il porto di Portici, un luogo intriso di storia e significato per la comunità.
Maria Cristina Orga, con la sua abilità di moderatrice, ha orchestrato il flusso di parole, concedendo a ciascuno la possibilità di esprimere il proprio universo interiore.
L’assenza di una struttura competitiva ha permesso a tutti i partecipanti di sentirsi protagonisti, non spettatori, liberando la parola dalla pressione del giudizio e favorendo un’autentica esplosione di creatività.
“Versi sotto le stelle” si distingue per la sua natura genuina e popolare.
Non si avvale di sponsorizzazioni o campagne pubblicitarie convenzionali; la sua forza risiede nel passaparola, nella condivisione spontanea tra coloro che credono nel potere trasformativo della poesia.
L’iniziativa incarna un profondo desiderio di recuperare il valore della comunità, di creare un luogo di incontro dove le persone possano sentirsi parte di qualcosa di più grande, dove la bellezza della parola possa illuminare anche i momenti più bui.
È una celebrazione della fragilità umana, dell’importanza di dare voce ai sentimenti, di condividere emozioni e di costruire ponti tra le persone attraverso l’arte.
Rappresenta un antidoto alla superficialità e alla frenesia della vita contemporanea, un invito a rallentare, ad ascoltare il silenzio e a riscoprire la ricchezza interiore che ognuno di noi possiede.
L’eco di queste parole, sussurrate sotto le stelle, rimarrà impressa nella memoria di Portici, testimoniando la forza della poesia come linguaggio universale di bellezza e di speranza.