mercoledì 30 Luglio 2025
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Zone Rosse a Napoli: Appello al Consiglio di Stato in Arrivo

La recente decisione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Napoli, che ha sospeso la validità delle “zone rosse” precedentemente istituite dal Prefetto, sarà oggetto di appello al Consiglio di Stato.
La Prefettura, in una comunicazione ufficiale, ribadisce la cruciale importanza di tali misure per garantire la sicurezza urbana e il ripristino di un ambiente vivibile in aree particolarmente vulnerabili.

L’istituzione delle zone ad accesso limitato non rappresenta un’imposizione arbitraria, bensì una risposta ponderata a problematiche strutturali di degrado e criminalità, profondamente radicate in specifici quartieri.

Questi provvedimenti sono concepiti per allontanare soggetti dediti ad attività illecite, riconducendo la convivenza civile a livelli sostenibili, bilanciando il diritto alla libera circolazione con la necessità impellente di tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini.

La decisione di delimitare tali aree, e di stabilire un regime di accesso limitato, non è frutto di iniziativa unilaterale.
Al contrario, si è sviluppata nell’ambito di un processo decisionale condiviso con i sindaci e formalizzato attraverso sedute del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Questi incontri hanno evidenziato come le zone interessate siano epicentri di rischio criminogeno, richiedendo interventi urgenti e mirati per restituire ai cittadini la piena fruibilità degli spazi pubblici.

La durata temporanea delle misure, attentamente ponderata durante le riunioni del Comitato, riflette la natura cautelare degli interventi, collegati a specifiche emergenze.

La delimitazione precisa delle aree, estremamente ridotte nel perimetro, risponde alla necessità di contenere focolai di problemi concreti: fenomeni di “movida” violenta e molesta, risse frequenti, atti di vandalismo, consumo eccessivo di alcol, inquinamento acustico e una diffusa sensazione di insicurezza.

Le segnalazioni di reati contro il patrimonio, aggressioni personali, traffico di stupefacenti e detenzione illegale di armi hanno contribuito a delineare la gravità della situazione.
La misura si rivolge, in particolare, a soggetti già noti alle autorità, identificati come potenziali fonte di disturbo o pericolo, manifestando comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti.

L’appello al Consiglio di Stato si propone di riaffermare la legittimità di tali provvedimenti, essenziali per garantire un ambiente urbano sicuro e vivibile, e di contrastare efficacemente l’insorgenza e la persistenza di fenomeni di degrado e criminalità che minano il benessere della comunità.
La Prefettura è fermamente convinta che la tutela della sicurezza urbana richieda strumenti efficaci e proporzionati, nel rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini.

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