Aprea e Makkox: Lapocalisse, Satira e Riflessioni a Napoli

“Lapocalisse”: Un Viaggio Surreale nell’Anima del Nostro TempoVenerdì 19 dicembre, il Teatro Nuovo di Napoli si appresta ad accogliere “Lapocalisse”, l’ultima, intensa creazione di Valerio Aprea, un’opera che si nutre della fertile collaborazione artistica con Makkox, consolidata negli anni attraverso le irriverenti pagine di “Propaganda Live”.

Lo spettacolo non è semplicemente una performance; è un’immersione in un universo dove il quotidiano si frantuma, rivelando le sue crepe e le sue assurdità.
Chi ha familiarità con l’umorismo tagliente e originale di “Propaganda Live” sa a cosa prepararsi: una destabilizzazione giocosa, un’inversione delle prospettive che trasforma la cronaca e l’attualità in specchi deformanti della nostra società.
Un evento banale, una routine consolidata, un’apparente normalità diventano le fondamenta per un’analisi acuta e spesso sconcertante del presente.

“Lapocalisse” si presenta come un assolo teatrale, ma la definizione di monologo risulta insufficiente.

È un continuo scambio, una conversazione incalzante tra l’artista e il pubblico, un’altalena di risate liberatorie e riflessioni pungenti.

Si tratta di un percorso che scandaglia le nostre abitudini contemporanee, svelandone le contraddizioni intrinseche, le paure silenziose e l’onnipresente influenza della tecnologia, non come semplice strumento, ma come estensione della nostra stessa identità.
Lo spettacolo esplora le tensioni tra scienza e la sua negazione, tra progresso e la inerzia che ne ostacola la realizzazione.

Aprea e Makkox, con la loro capacità unica di cogliere l’essenza del ridicolo, ci invitano a confrontarci con la nostra miopia collettiva, con la tendenza a ignorare i segnali di pericolo anche quando seduti comodamente di fronte ad essi.

Lungi dall’essere una lode al pessimismo, “Lapocalisse” si muove con cautela lungo il filo sottile del disincanto, lasciando intravedere, come lampi fugaci, spiragli di speranza e possibilità.

Se l’ineluttabilità dell’apocalisse sembra un dato di fatto, la comicità e l’assurdo si rivelano strumenti essenziali per comprenderne la natura, per smontarne la presunta inevitabilità.

Ridere dell’apocalisse non significa negarla; al contrario, significa acquisirne una consapevolezza più profonda, e forse, trovare inaspettate forme di resistenza.

Un atto di resilienza, un rifiuto passivo del destino.

Gli appuntamenti sono fissati per le ore 18:30 di venerdì e domenica, e alle 19:00 del sabato, offrendo al pubblico l’opportunità di partecipare a un’esperienza teatrale intensa, provocatoria e profondamente attuale.

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