Il Campania Libri Festival, quarto capitolo di una rassegna letteraria che si sta consolidando come pilastro della cultura regionale, ha concluso la sua edizione con un bilancio estremamente positivo, superando i 33.000 visitatori.
Un numero significativo, che testimonia la crescente attrazione del festival e la sua capacità di intercettare un pubblico ampio e variegato, con una prevalenza marcata di giovani e giovanissimi, elemento cruciale per il futuro dell’editoria e della lettura.
L’evento, promosso dalla Regione Campania e gestito dalla Fondazione Campania dei Festival, con Alessandro Barbano a capo, si è dispiegato nelle sale maestose del Palazzo Reale di Napoli e nella ricca biblioteca nazionale, ospitando un intenso programma di oltre 300 eventi.
Un’offerta culturale densa, che ha visto la partecipazione di 150 case editrici, sia di ambito nazionale che locale, e una nutrita schiera di oltre 500 autori, affermati e emergenti, offrendo al pubblico un panorama completo e stimolante del panorama letterario contemporaneo.
Massimo Adinolfi, curatore del festival, ha sottolineato come il successo non risieda solo nella numerosità del pubblico, ma soprattutto nella sua composizione e nella sua reattività.
L’interesse dei più piccoli, l’adesione delle scuole, l’entusiasmo dei giovani lettori rappresentano un segnale incoraggiante per il futuro.
Il festival si è dimostrato un terreno fertile per il dialogo e la riflessione, affrontando temi complessi e attuali, dalla poesia alla traduzione, fino alle implicazioni geopolitiche che caratterizzano il nostro tempo.
Gli incontri, spesso arricchiti dalla presenza di personalità di spicco a livello internazionale, hanno contribuito a proiettare il Campania Libri Festival nell’ambito degli eventi culturali di maggiore rilievo a livello nazionale.
Nonostante le sfide logistiche imposte da uno sciopero, da manifestazioni sociali (che hanno inevitabilmente lasciato un’eco di voci e rivendicazioni anche all’interno dell’evento), e da condizioni meteorologiche avverse, l’atmosfera che ha animato Palazzo Reale è stata dominata dall’entusiasmo e dalla condivisione.
Il Campania Libri Festival, più che una fiera dell’editoria, si è rivelato un vero e proprio crocevia di idee, un luogo di incontro tra autori, editori e lettori, e un potente motore di sviluppo culturale per l’intera regione.
La sua capacità di adattarsi ai cambiamenti sociali e politici, mantenendo al contempo un’offerta culturale di alta qualità, lo rende un appuntamento imprescindibile per tutti gli amanti della letteratura e della cultura.