Capri omaggia Brigitte Bardot: Cinema, Storia e Bellezza Mediterranea

Capri celebra un’icona senza tempo: Brigitte Bardot, attraverso un evento speciale che incrocia cinema, storia e paesaggio.

Martedì 30 dicembre, il Festival Internazionale di Capri, giunto alla sua trentesima edizione, consacra un omaggio all’attrice francese, figura imprescindibile non solo del cinema mondiale, ma anche dell’immaginario dell’isola azzurra.
L’apice della celebrazione sarà la proiezione de *Il Disprezzo* ( *Le Mépris*, 1963), il monumentale capolavoro di Jean-Luc Godard, un’opera cardine della Nouvelle Vague che ha immortalato Capri in una luce inedita.
Il film, interpretato da Michel Piccoli e Jack Palance, trascende la mera narrazione di una crisi amorosa, elevandosi a riflessione sulla natura della creazione artistica, l’alienazione e la precarietà delle relazioni umane.

La scelta di *Il Disprezzo* non è casuale: le riprese realizzate presso la Casa di Malaparte, con la sua architettura avveniristica e la sua posizione scenografica, hanno contribuito a definire l’estetica del film e a creare un’atmosfera di sospensione e malinconia, perfettamente in sintonia con la figura di Bardot, musa ispiratrice dell’opera.
L’evento, sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Campania e grazie alla partnership di Intesa Sanpaolo e Givova, rinsalda un legame storico profondissimo: già vent’anni fa, il Festival aveva dedicato un’intera sezione a Brigitte Bardot, riconoscendone l’impatto culturale e l’influenza sulla vita dell’isola.

L’immagine dell’attrice, simbolo di libertà, sensualità e ribellione, si è integrata nel tessuto sociale e paesaggistico di Capri, diventando parte integrante del suo DNA.
La proiezione si svolgerà alle ore 12:00 nella suggestiva Certosa di San Giacomo, un luogo carico di storia e spiritualità che, per l’occasione, si trasformerà in un palcoscenico privilegiato per il dialogo tra il cinema e la bellezza mediterranea.

L’omaggio a Bardot si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sul ruolo della donna nel cinema, rafforzato dalla presenza, presso la Certosa, della mostra “La diaspora della donna”, curata da Antonella Felicioni, promossa dal Centro Sperimentale di Cinematografia.

Questa esposizione, un percorso espositivo che analizza l’evoluzione dell’immagine femminile attraverso le opere cinematografiche, offre una chiave di lettura complementare, permettendo di cogliere la complessità e la stratificazione della figura di Brigitte Bardot, da icona di bellezza a simbolo di emancipazione femminile.
Il festival, dunque, si configura come un’occasione unica per ripercorrere la storia del cinema, celebrare un’attrice leggendaria e interrogarsi sul significato della rappresentazione femminile nell’arte cinematografica.

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