La Casa dell’Erma di Bronzo: Un Rituale di Rinascita Culturale a ErcolanoDopo un periodo di chiusura volto a sanare una ferita recente e a completare un complesso intervento di restauro, la Casa dell’Erma di bronzo riapre al pubblico il 2 giugno. Questa domus, un gioiello dell’area vesuviana risalente all’epoca sannitica e riportata alla luce tra il 1927 e il 1929 grazie agli scavi diretti da Amedeo Maiuri, incarna non solo un’eccezionale testimonianza del passato, ma anche un potente simbolo della resilienza culturale e dell’impegno nella tutela del patrimonio.L’evento di riapertura giunge a distanza di un anno da un episodio vandalico che, purtroppo, ha segnato la sua storia recente. Quel gesto, sebbene deplorevole, ha paradossalmente accelerato un processo di recupero e valorizzazione che mirava a restituire alla Casa dell’Erma non solo la sua bellezza originaria, ma anche la sua dignità di luogo sacro e testimonianza preziosa.Il restauro non si è limitato alla rimozione delle scritte vandaliche, ma ha rappresentato un’operazione complessa e articolata, frutto di un approccio multidisciplinare che ha visto interagire archeologi, restauratori, tecnici e conservatori. L’obiettivo primario è stato quello di preservare l’impianto originale sannitico, caratterizzato da una essenziale disposizione interna, e di salvaguardare la raffinata decorazione pittorica in stile “III”, con i suoi suggestivi quadretti paesaggistici che offrono uno scorcio vivido del mondo romano.L’intervento si è diviso in due fasi cruciali. La prima, di natura emergenziale, è stata dedicata alla rimozione dell’inchiostro indelebile lasciato dall’atto vandalico, un’operazione delicatissima che ha richiesto una profonda ricerca per individuare la tecnica più sicura ed efficace, in grado di preservare l’integrità del dipinto originale. La seconda fase, più ampia e integrata nel programma di manutenzione straordinaria delle domus del sito, ha coinvolto la consolidamento delle superfici decorate, il trattamento degli intonaci moderni danneggiati da incisioni e graffiti, e il riposizionamento accurato di un frammento di intonaco originale, caduto nel 2019 e conservato con cura.La collaborazione tra il Parco Archeologico di Ercolano e il Packard Humanities Institute si è rivelata fondamentale, garantendo un approccio scientifico e integrato che ha permesso di armonizzare le superfici e rendere nuovamente leggibili i decori antichi. Il restauro, finanziato attraverso la bigliettazione del parco e un contributo statale, non si è limitato ad un intervento puramente conservativo, ma ha mirato a restituire alla Casa dell’Erma una nuova vitalità, un nuovo significato culturale.Come afferma Francesco Sirano, funzionario delegato alla direzione del Parco, “la Casa dell’Erma torna finalmente a raccontare la propria storia come esempio concreto di rinascita culturale e operosa dedizione alla tutela del patrimonio”. La riapertura di questa domus rappresenta un momento di grande soddisfazione, un’occasione per riaffermare il valore della cura continua, della responsabilità condivisa e della capacità di trasformare le ferite in opportunità di rinascita.La Casa dell’Erma di bronzo sarà ora parte integrante dei percorsi di visita del Parco Archeologico di Ercolano, oggetto di una manutenzione regolare e programmata, per garantire la sua piena fruibilità nel tempo, e per preservare la sua bellezza e la sua storia per le generazioni future. È un luogo che non solo ci connette con il passato, ma ci invita a riflettere sull’importanza della responsabilità culturale e sulla necessità di custodire il nostro patrimonio con amore e dedizione.
Casa dell’Erma: Rinascita e Bellezza a Ercolano
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