Dario Argento, figura titanica del cinema horror italiano, ha lasciato l’ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno, Ischia, dopo un ricovero che ha destato preoccupazione nel mondo del cinema e tra i suoi numerosi ammiratori.
L’episodio, iniziato il 14 agosto, ha evidenziato le sfide imposte dal tempo e dalle condizioni di salute preesistenti del regista, un percorso segnato da una malattia cronica che necessita di monitoraggio e cure continue.
L’iniziale ricovero in Terapia Intensiva Cardiologica è stato interpretato come una misura precauzionale, volta a garantire un supporto medico immediato e specializzato in risposta a una crisi respiratoria.
Questa scelta, pur nella sua gravità apparente, riflette la complessità clinica del caso e l’attenzione scrupolosa del team medico, sensibile alla necessità di prevenire complicazioni.
Il successivo trasferimento al reparto di Medicina Generale ha rappresentato un segnale incoraggiante, testimoniando un parziale e significativo miglioramento delle condizioni del regista.
L’età, 85 anni, aggiunge un ulteriore livello di significato all’evento.
Argento, pioniere di un genere cinematografico che ha saputo coniugare suspense, violenza stilizzata e suggestioni visive uniche, incarna una lunga carriera artistica e una profonda influenza sulla cultura popolare.
La sua opera, caratterizzata da un’estetica visionaria e da una maestria tecnica impeccabile, ha ispirato generazioni di cineasti e continua a suscitare un interesse globale.
La dimissione, avvenuta in tarda mattinata dell’8 settembre, è stata concordata con il personale medico, che ha valutato positivamente l’idoneità del regista a proseguire il percorso di convalescenza in un ambiente più familiare.
Accompagnato dalla figlia Fiore, Argento ha lasciato l’isola a bordo di un monovolume, presumibilmente diretto a Roma, dove potrà ricevere ulteriori cure e continuare il recupero in un contesto più confortevole.
Questo ritorno a casa, seppur segnato da un recente episodio di fragilità, rappresenta un momento di speranza e un invito a celebrare la resilienza di un artista che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema.
L’evento riafferma, inoltre, l’importanza della cura della salute e del supporto familiare come elementi fondamentali per la qualità della vita, soprattutto in età avanzata.