Nell’imponente solennità della Basilica Santuario del Carmine Maggiore, il ‘Napoli Musica Sacra Festival’ ha dedicato un commovente omaggio a don Luigi Guida (1883-1951), figura poliedrica di sacerdote, pedagogo e compositore.
La serata, orchestrata dal maestro Luigi Grima, membro del comitato artistico insieme a monsignor Vincenzo De Gregorio e al maestro Giovanni Acciaiai, si è configurata come un’esperienza musicale intensa, permeata da una profonda riflessione sul rapporto tra fede, arte e identità culturale.
L’evento, strutturato come un concerto per soli, coro e orchestra, ha delineato un percorso emotivo che si è aperto con l’eterea suggestione dell’ *Ave Maria*, per proseguire con la vibrante interpretazione della *Cantata alla Vergine*, impreziosita dai versi petrarcheschi tratti dalla *Vergine bella, che di sol vestita*, e culminare con l’evocativa *Invocazione alla Vergine* per orchestra.
Questa sequenza non è stata semplicemente una progressione di brani, ma una narrazione musicale volta a creare un’atmosfera di crescente spiritualità e coinvolgimento emotivo.
Protagonisti della serata, oltre al direttore Grima, sono stati l’Orchestra Discantus, il Coro Vocalia e i solisti: Candida Guida (Giuditta), Francesco Pittari (storico) e Antimo Dell’Omo (Ozia/Oloferne).
La performance ha visto la riscoperta e la restituzione al pubblico dell’opera *Giuditta*, un’opera sacra per troppo tempo rimasta nell’ombra, un patrimonio musicale da riscoprire e celebrare.
Come sottolinea Luisa Daniele nelle note di sala, il poema biblico trae ispirazione dal Libro di Giuditta, narrando le gesta di un’eroina che, animata da intelligenza, coraggio e fede incrollabile, salva il suo popolo.
L’omaggio a don Guida non si è limitato alla mera esecuzione musicale.
È stato un tentativo di illuminare la sua visione artistica, un intreccio complesso e originale tra tradizione e modernità, sacralità e teatralità.
Il concerto ha rivelato un compositore capace di fondere elementi diversi, creando un linguaggio musicale originale e profondamente radicato nella cultura napoletana.
Il ‘Napoli Musica Sacra Festival’, sostenuto dal Comune e dalla Regione, e organizzato dall’Associazione Discantus in collaborazione con l’Arcidiocesi, rappresenta un percorso di riscoperta del patrimonio musicale italiano, un viaggio nel profondo della spiritualità che anima l’arte.
Come affermato dal maestro Grima, il festival ambisce a risvegliare la coscienza di un’eredità musicale ricca e variegata, offrendo al pubblico un’esperienza di ascolto appagante e stimolante.
La riscoperta della *Giuditta* di don Guida si configura come un tassello fondamentale di questo percorso, una voce dimenticata che ritrova finalmente il suo spazio nel panorama musicale contemporaneo, arricchendo il racconto di una fede e di un’identità culturale che continuano a ispirare e commuovere.
La rassegna si concluderà il 29 novembre nella Chiesa di Santa Maria di Montesanto, lasciando un’eco di bellezza e spiritualità.







