cityfood
cityeventi
mercoledì 19 Novembre 2025

Donne, Arte e Potere: Genio Femminile a Napoli nel ‘600

Donne, Arte e Potere: Un Atlante del Genio Femminile nella Napoli del SeicentoLa mostra “Un altro Seicento alle Gallerie d’Italia” offre un affresco inedito e profondamente innovativo sulla scena artistica napoletana del XVII secolo, un’epoca vibrante di fermenti culturali ed economici, dominata dal Regno di Spagna.

L’esposizione non celebra semplicemente la presenza femminile nell’arte, ma ne esplora la complessità e l’importanza cruciale, restituendo alla storia nomi e opere che per troppo tempo sono rimasti ingiustamente marginalizzati.
Oltre alla celebre Artemisia Gentileschi, la mostra rivela una costellazione di talenti femminili: Lavinia Fontana, pioniera nella pittura di ritratti, che ottenne un prestigio rarissimo per un’artista del suo tempo, Fede Galizia, con le sue pale d’altare che narrano storie di santi e di devozione, Giovanna Garzoni, maestra nella pittura di nature morte e ritratti, e la napoletana Diana di Rosa, la cui vicenda personale, forse tragicamente segnata da un femminicidio, si intreccia con il suo percorso artistico.
Queste artiste, accomunate dalla volontà di affermare la propria identità e il proprio talento in un contesto sociale che relegava le donne in ruoli subalterni, non si limitavano a firmare le proprie opere: lo facevano con originalità e personalità, consapevoli della necessità di rivendicare la paternità del proprio lavoro in un’epoca in cui la firma era un atto di riconoscimento e di diritto.
Il fulcro dell’esposizione si illumina con un evento storico di rilievo: il soggiorno dell’Infanta Maria d’Austria a Napoli nel 1630.

La sua presenza, durata pochi mesi, trasformò la città in un palcoscenico di sfarzo e di celebrazioni, attirando artisti e mecenati da ogni dove.
Il ritratto dell’Infanta, opera di Diego Velázquez, giunge in prestito dal Museo del Prado, un confronto emblematico con il ritratto di Maddalena Ventura, la “donna barbuta” abruzzese immortalata da Jusepe de Ribera per il viceré, un’immagine che sfida le convenzioni e le aspettative sociali.
La mostra non si limita a indagare la pittura, ma abbraccia un panorama più ampio che include disegni, manoscritti, sculture e opere di ceroplastica.
Attenzione particolare è dedicata alle figure di Andreana Basile, celebre cantante le cui doti furono contese dalle corti italiane, e Giulia Di Caro, esempio di emancipazione che, partendo da una condizione di precarietà, seppe trasformarsi in una figura di successo nel mondo del teatro.

Vengono inoltre presentate opere di Teresa Del Po e Caterina De Julianis, testimonianza della varietà e della ricchezza della produzione artistica femminile nell’epoca barocca.

L’iniziativa, realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, testimonia l’impegno delle Gallerie d’Italia nella promozione del patrimonio culturale italiano a livello internazionale, un impegno che si traduce in una ricerca approfondita negli archivi, in restauri accurati e in collaborazioni con importanti istituzioni culturali.
“Un altro Seicento” non è solo una mostra, ma un progetto di riscoperta, un’occasione per riconsiderare la storia dell’arte e per celebrare il genio femminile che ha contribuito a plasmare l’identità culturale di Napoli e del Regno di Spagna.
Il catalogo, curato da Allemandi, offre un approfondimento critico e documentale sulle opere e sugli artisti presentati, ampliando ulteriormente l’importanza di questo straordinario evento culturale.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap