martedì 29 Luglio 2025
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Ercolano: Unlost, la biblioteca perduta risorge grazie a 11,5 milioni di euro.

Un’iniziativa di portata storica e scientifica si appresta a illuminare un capitolo dimenticato della cultura antica, grazie a un finanziamento europeo di 11,5 milioni di euro destinato a un’unità di ricerca dell’Università Federico II di Napoli.

Il progetto, denominato UnLost, guidato dalla professoressa associata Federica Nicolardi, esperta di Papirologia, coinvolge collaborazioni internazionali di alto livello, con il contributo di Brent Seales, informatico all’Università del Kentucky, e Vincent Christlein, ricercatore presso la Friedrich-Alexander-Universität di Erlangen-Norimberga.
L’obiettivo primario è svelare i segreti custoditi nella biblioteca della Villa dei Papiri, un complesso architettonico sigillato dall’immane eruzione del Vesuvio nel 79 d.
C.

Questo sito eccezionale rappresenta l’unica biblioteca greca e latina ad essere giunta fino ai nostri giorni, offrendo uno sguardo privilegiato sulla vita intellettuale del mondo romano.
I papiri, ridotti a rotoli carbonizzati e spesso irriconoscibili, presentano una sfida complessa: recuperare le informazioni contenute al loro interno senza danneggiarli ulteriormente.
L’approccio del progetto UnLost si distingue per l’adozione di metodologie all’avanguardia, basate su scansioni non invasive e analisi avanzate.
Questo permette di investigare sia i rotoli mai aperti, rimasti inalterati per secoli, sia quelli parzialmente srotolati in passato, spesso con tecniche rudimentali che hanno compromesso la loro integrità.

L’applicazione di tecniche di imaging avanzate, come la tomografia a raggi X e la microscopia ottica, mira a ricostruire virtualmente il testo, lettera per lettera, senza la necessità di manipolare fisicamente i papiri.
La Biblioteca Nazionale di Napoli “Vittorio Emanuele III”, custode di gran parte del patrimonio papiraceo ercolanese, riveste un ruolo cruciale in questa impresa.
I papiri, inizialmente riscoperti nel 1752, hanno subito nel corso del tempo interventi di srotolamento e decodifica, ma una porzione significativa rimane ancora inaccessibile, intrappolata in un involucro di carbonizzazione e adesione.

Le implicazioni di questo progetto vanno ben al di là della semplice decifrazione di antichi testi.

La ricostruzione integrale di opere letterarie, filosofiche e scientifiche potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione del periodo storico e culturale in cui sono state prodotte.

In particolare, si spera di fare luce su correnti filosofiche come l’Epicureismo e lo Stoicismo, offrendo nuove prospettive sulla loro evoluzione e influenza.
La possibilità di accedere a una biblioteca completa, come quella di Ercolano, rappresenta un’opportunità unica per ripercorrere le vie del pensiero antico e arricchire il nostro bagaglio culturale.
Il progetto UnLost si configura quindi come un ponte verso il passato, in grado di illuminare le fondamenta della nostra civiltà.

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