Venerdì 30 maggio 2024, presso Foqus, si terrà un omaggio a Gaetano di Vaio, figura complessa e poliedrica scomparsa un anno fa. L’evento, intitolato “Non mi avrete mai”, riprende una frase chiave che incarnava la sua visione del mondo, divenuta titolo del romanzo autobiografico scritto in collaborazione con Guido Lombardi. Un’affermazione che si svela come dichiarazione d’indipendenza, rifiuto di essere ingabbiato, ostinazione a mantenere intatta la propria identità, soprattutto in contesti avversi.Il collettivo “Non mi avrete mai”, nato postumo, ha promosso l’iniziativa per restituire a Napoli la memoria di un uomo che ha lasciato un’impronta profonda. La famiglia e il circolo di amici sentono l’urgenza di ripercorrere il suo percorso, un viaggio segnato da fragilità e resilienza, un’esperienza che si è tradotta in un instancabile impegno sociale e culturale.La sua attività divulgativa nelle scuole, dove condivideva la propria storia con i giovani, rappresentò un atto di responsabilità verso le nuove generazioni. Piuttosto che il giudizio, Gaetano offriva uno sguardo lucido, una prospettiva di supporto, un modello di possibilità anche laddove le circostanze sembravano precluderle.Nato a Napoli nel 1968, nel quartiere di Piscinola, Gaetano di Vaio ha affrontato un’infanzia e un’adolescenza segnate da difficoltà economiche e traumatiche. L’istituzione scolastica, anziché un luogo di crescita, si è trasformata in un ambiente di soprusi e violenze, a cui è seguito un periodo in un centro di salute mentale. L’esperienza della tossicodipendenza e del contatto con la marginalità sociale non lo hanno trascinato in dinamiche criminali, ma lo hanno profondamente segnato, conducendolo al riformatorio, alle comunità di recupero e infine al carcere di Poggioreale, per reati legati alla rapina e allo spaccio.La liberazione nel 1998 ha segnato l’inizio di una nuova vita, un percorso di riscatto che lo ha visto trasformarsi da operatore culturale a regista, produttore e sceneggiatore. La sua partecipazione alla Compagnia I ragazzi del Bronx, guidata da Peppe Lanzetta, e la successiva fondazione dell’associazione culturale Figli del Bronx, evolutasi nella casa di produzione Bronx Film, testimoniano la sua ferma volontà di creare opportunità per voci e talenti spesso esclusi dai circuiti tradizionali. Bronx Film ha contribuito a far emergere opere innovative, premiate con importanti riconoscimenti, e a costruire un ponte tra il mondo della strada e quello dell’arte.Gaetano di Vaio ha avuto il merito di dare spazio a temi controversi e ad autori marginali, diventando un punto di riferimento per chi, come lui, si sentiva al di fuori dei canoni e desiderava raccontare storie autentiche, senza filtri né compromessi. La serata di venerdì sarà un momento di condivisione, un’occasione per celebrare la sua eredità e per ricordare un uomo che ha saputo trasformare il dolore in arte, la difficoltà in opportunità, e la marginalità in forza creativa. La famiglia, gli amici e numerosi artisti saranno presenti per onorare la sua memoria.