Napoli si apre a un Halloween inedito, un’immersione profonda nelle sue radici culturali e spirituali con “Uànema: Festa degli Atri Vivi”.
Ben più di una semplice celebrazione, si tratta di un’iniziativa coraggiosa e originale, promossa e finanziata dal Comune, che trasforma la città in un palcoscenico dove la memoria antica e il presente si fondono in un’esperienza coinvolgente e, a tratti, provocatoria.
Per quattro giorni, dal 28 ottobre al 2 novembre, quindici siti di straordinaria importanza – basiliche, catacombe, ipogei – altrimenti inaccessibili, si aprono al pubblico, arricchendosi di oltre trenta eventi gratuiti.
L’obiettivo è decostruire i cliché di un Halloween importato, offrendo una versione profondamente napoletana, un “iper-Halloween” che attinge alle tradizioni popolari, ai culti ancestrali e alle antiche pratiche funerarie, greche e romane.
Il programma non è una semplice sequenza di eventi, ma un percorso tematico che esplora il rapporto tra vita e morte, tra realtà e immaginario.
La risata, ad esempio, si configura come uno strumento di catarsi, un “esorcismo” che permette di affrontare l’angoscia della perdita con leggerezza e ironia, come dimostra la performance “O staje tiranno ‘e piede!!”.
La letteratura, invece, si fa voce delle tenebre, evocando figure come Luciano di Samosata e Giacomo Leopardi, per indagare il peso del lutto e la precarietà dell’esistenza umana.
La musica, infine, dialoga con lo spazio sacro, attraverso concerti a cappella e incontri tra artisti di diverse culture, per creare un’atmosfera di riflessione e speranza.
Il concerto di A Filetta, ensemble vocale di fama internazionale, in San Giovanni Maggiore, ne è un esempio emblematico.
Uànema non si rivolge solo a un pubblico adulto.
Lo spettacolo per bambini “Pulcinella e le anime pezzentelle” introduce i più piccoli al tema della morte in modo giocoso e accessibile, mentre la maratona cinematografica notturna al Multicinema Modernissimo offre un viaggio nell’horror, celebrando il potere del cinema di superare i confini del reale.
Più che un evento folkloristico, Uànema è un atto di riappropriazione culturale, un tentativo di restituire a Napoli la sua identità di “città-soglia”, un luogo dove i confini tra i mondi si assottigliano, permettendo ai morti di parlare senza essere caricati di stereotipi o demonizzazioni.
È un invito a confrontarsi con l’ombra, non per temerla, ma per comprenderla, per farne parte integrante di un’esistenza più ricca e consapevole.
Il programma completo, con tutte le informazioni utili per la prenotazione, è disponibile al link www.comune.
napoli.it/uanema-2025.
Un’occasione imperdibile per vivere Napoli da una prospettiva inedita, alla scoperta della sua anima più profonda.







