L’edizione 2024 dell’Ischia Global Film e Music Festival si è conclusa celebrando talenti emergenti e affermati, con un focus particolare sull’inclusione e l’impegno sociale.
L’evento, plasmato dalla visione del fondatore Pascal Vicedomini, ha rappresentato un crocevia di espressioni artistiche e un importante spazio di dialogo, rafforzato dal sostegno della DG Cinema e Audiovisivo del MiC, della Regione Campania, del Ministero del Turismo e con il coinvolgimento di partner come ENIT, Givova, Rainbow e Caremar.
Uno dei momenti più significativi della serata conclusiva è stata la premiazione di Karla Sofia Gascon, artista spagnola e prima interprete transgender candidata agli Academy Awards.
La sua performance nel film di Jacques Audiard, vincitore al Festival di Cannes, le ha valso il plauso del produttore Aurelio De Laurentiis, affiancato in scena dalla moglie Jacqueline Baudit, figura di spicco nel panorama calcistico e culturale.
Questo riconoscimento sottolinea l’importanza crescente della rappresentazione LGBTQIA+ nel cinema e l’impegno del Festival a promuovere la diversità e l’uguaglianza.
Il Festival ha visto anche l’assegnazione del prestigioso Ischia – European Director of the Year Award a John MacLean, consacrando la sua voce autoriale nel panorama cinematografico europeo.
L’attore americano Steven Bauer, oltre che per la sua interpretazione, ha incantato il pubblico con una performance vocale inaspettata.
Kayla Tabish, regista emergente, ha ricevuto il riconoscimento Indie FilmMaker of the Year, testimoniando il fermento creativo che anima il cinema indipendente.
Particolarmente toccante è stata la consegna della Golden Youth of the Year Award a Martina Scrinzi, protagonista del film “Vermiglio”, per mano del maestro irlandese Jim Sheridan, un gesto che ha enfatizzato il passaggio di testimone tra generazioni di artisti.
Giovanni Esposito, con il suo debutto alla regia “Nero”, ha ottenuto il Family Movie of the Year Award, premiando un’opera capace di coinvolgere un pubblico ampio e variegato.
Susy Del Giudice, Working Actress of the Year, ha ricevuto un plauso caloroso per il suo costante impegno e contributo al mondo dello spettacolo.
L’edizione 2024 si è distinta per una programmazione attenta a tematiche sociali cruciali, affrontate in approfonditi forum moderati dalla produttrice inglese Trudie Styler, Presidente Enit.
Il Festival, animato da una forte vocazione alla solidarietà e all’incontro tra culture, ha offerto al pubblico, attraverso proiezioni gratuite, un’occasione unica per riflettere e confrontarsi su questioni di rilevanza globale, promuovendo un cinema inclusivo, capace di abbattere barriere e favorire un dialogo costruttivo.
L’evento ha rafforzato il suo ruolo di piattaforma culturale di primaria importanza, capace di coniugare l’intrattenimento di qualità con un profondo impegno etico e sociale.
