L’Ischia Global Film e Music Festival, nella sua ventitreesima edizione, ha coronato le sue celebrazioni con un palmares che riflette la vibrante diversità e la ricchezza del panorama cinematografico internazionale.
Il riconoscimento più prestigioso, quello del miglior lungometraggio, è andato a “Tornado” di John MacLean, un’opera britannica che ibrida sapientemente elementi del dramma d’azione e del cinema samurai, offrendo una rivisitazione originale del tema della vendetta.
L’interpretazione magistrale di Tim Roth e Jack Lowden, unita alla visione registica distintiva di MacLean, ha convinto la giuria, sancendo il ritorno di un autore europeo di notevole talento.
Un plauso particolare è stato riservato a Giulio Ancora per “Even”, opera prima che si è aggiudicata una menzione speciale.
Il film, attraverso lo sguardo di un’adolescente, esplora con sensibilità il percorso di crescita, segnato da momenti di spensieratezza e ribellione, fino a quando un evento traumatico irrompe nella sua esistenza, rivelando una realtà scomoda e dolorosa: la persistenza della violenza di genere, un fenomeno sociale che continua a minacciare la sicurezza e la dignità delle donne.
L’esordio di Ancora si configura quindi come un atto di denuncia, un invito a riflettere su una ferita aperta nella società contemporanea.
Il documentario “Oroboro” di Pablo Lobato (Brasile) ha conquistato il premio come miglior documentario.
La pellicola si distingue per una narrazione poetica e intimista che indaga il ruolo dell’arte come strumento di educazione e crescita personale.
Attraverso un racconto commovente, il film rivela le scoperte, le sofferenze e le gioie che caratterizzano la giovinezza, illuminando al contempo le profonde fratture socio-economiche che dividono il Brasile, con il contrasto vivido tra la campagna e l’urbanizzazione.
Il premio per il miglior cortometraggio è stato condiviso equamente tra due opere: “Aria” di Federica Belletti (Usa/Italia) e “Fellini” di Hleb Papou (Italia).
“Aria” affronta con coraggio e delicatezza il tema delle conseguenze emotive e psicologiche di un incontro sessuale, focalizzandosi sul percorso di sofferenza e solitudine di una giovane donna, interpretata con intensità da Pauline Chalamet.
“Fellini”, invece, offre un ritratto potente e realistico di due giovani cresciuti in una periferia milanese, raccontando le loro storie di crescita e di formazione in un contesto spesso difficile e marginale.
L’Ischia Global Film e Music Festival, organizzato dall’Accademia Internazionale Arte Ischia e prodotto da Pascal Vicedomini, ha ricevuto il sostegno della DG Cinema e Audiovisivo del MiC, della Regione Campania, del Ministero del Turismo e ha beneficiato della partecipazione di Enit, Givova, Rainbow e Caremar, confermando il suo ruolo di vetrina internazionale per il cinema indipendente e di qualità.