“La diaspora delle Vele”: un addio a Scampia e la memoria di una comunitàNapoli si conferma un crocevia imprescindibile per la produzione audiovisiva italiana, un terreno fertile per narrazioni intense e spesso complesse. Durante un incontro a margine delle riprese di “Gomorra – Le Origini”, Riccardo Tozzi e Nils Hartman hanno offerto uno sguardo inedito sull’impegno di Sky sul territorio napoletano, anticipando l’imminente presentazione di un documentario di Francesca Comencini, intitolato “La diaspora delle Vele”.L’impegno di Sky a Napoli si estende ben oltre il successo planetario di “Gomorra”, toccando diversi ambiti della produzione audiovisiva, da “X Factor” a serie e documentari originali. Hartman ha sottolineato come Sky Arte abbia costantemente investito nella regione, contribuendo a costruire un rapporto profondo e duraturo. Nonostante il successo di “Gomorra” e le inevitabili polemiche che lo accompagnano, la presenza di Sky sul territorio napoletano si rivela più ampia e diversificata.Le proteste emerse dai Quartieri Spagnoli e da San Gregorio Armeno, apparentemente contraddittorie, hanno suscitato riflessioni interessanti. Marco D’Amore ha evidenziato come la contestazione sia nata proprio nei quartieri meno coinvolti direttamente nelle riprese, sottolineando un sentimento diffuso di appartenenza e sensibilità verso le tematiche affrontate. L’aneddoto dei dieci anni trascorsi a raccogliere le storie e le statuette realizzate dagli artisti di San Gregorio Armeno ha aggiunto un tocco di colore e leggerezza, in contrasto con le complessità delle tematiche affrontate.Riccardo Tozzi ha ricordato il sostegno fondamentale di Sky nei momenti di maggiore difficoltà, in particolare durante le prime fasi di produzione di “Gomorra”, quando la scelta di girare in napoletano stretto rappresentava una sfida notevole. Questa decisione, supportata da Sky, ha contribuito a dare autenticità e profondità alla narrazione.Il documentario di Francesca Comencini, “La diaspora delle Vele”, si configura come un’opera significativa e commovente, capace di restituire l’essenza di un fenomeno sociale e culturale di grande impatto. Le Vele di Scampia, simbolo di un’architettura utopica e di una comunità vibrante, sono destinate a scomparire, lasciando spazio a nuove costruzioni. Il documentario esplora il complesso fenomeno della “diaspora” degli abitanti delle Vele, un processo supportato dal Comune di Napoli attraverso voucher per l’affitto di nuove abitazioni.Paradossalmente, nonostante le migliori condizioni abitative, le persone che hanno lasciato le Vele nutrono un forte sentimento di nostalgia per il luogo d’origine. Francesca Comencini ha sapientemente catturato queste voci, intervistando le famiglie unite dalla comune esperienza di appartenenza alla comunità delle Vele, evidenziando il senso di spaesamento e la perdita di identità causata dalla rottura di quel legame comunitario.”La diaspora delle Vele” non è solo un addio a Scampia, ma un atto di memoria e un omaggio a una comunità che ha segnato profondamente il tessuto sociale e culturale di Napoli. Il documentario, destinato a partecipare a un prestigioso festival, si preannuncia come un’opera imprescindibile per comprendere le dinamiche sociali e culturali che animano la città partenopea, un crogiolo di storie, tradizioni e passioni. Rappresenta, inoltre, un potente monito sulla necessità di preservare la memoria dei luoghi e delle persone che li abitano, al fine di non perdere di vista la ricchezza e la complessità del nostro patrimonio culturale.