sabato 20 Settembre 2025
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La Linea Sottile: Il debutto di Zeno, un grido contro il bullismo

“La Linea Sottile”, un cortometraggio che incide con precisione chirurgica il tema del bullismo, ha portato alla ribalta il talento di Luigi Zeno, un diciottenne attore campano il cui debutto cinematografico ha lasciato un’impronta significativa.
Presentato al Senato, il film, diretto con sensibilità da Umberto Santacroce, non è solo un’opera prima, ma un grido di allarme, un’esplorazione commovente della complessità delle dinamiche adolescenziali.

Le riprese, immerse nell’atmosfera veritiera dell’Istituto Pontano di Napoli, conferiscono al racconto una palpabile autenticità.

Zeno, nel ruolo di Francesco, incarna con profonda introspezione un adolescente lacerato.

Francesco non è semplicemente una vittima o un carnefice, ma un individuo fragile, intrappolato in un ruolo di leadership che nasconde una profonda vulnerabilità, una contraddizione esistenziale che lo divora lentamente.

La performance di Zeno trascende la semplice recitazione: è una rivelazione di empatia, un viaggio nell’animo di un giovane combattuto tra l’apparenza di forza e la paura di mostrare la propria debolezza.
Il riconoscimento ricevuto al Picentia Short Film Festival, prestigiosa kermesse cinematografica giunta alla sua nona edizione, sottolinea non solo la bravura dell’attore, premiato come Miglior Giovane Attore, ma anche la potenza del film nel toccare le corde sensibili del pubblico e della critica.

Il premio non è un mero attestato di merito, ma un segnale importante: il cinema, quando affronta tematiche complesse con coraggio e onestà, può esercitare un ruolo cruciale nella società, stimolando la riflessione, promuovendo il cambiamento e offrendo una voce a chi altrimenti resterebbe in silenzio.

Il Picentia Short Film Festival, lungi dall’essere un semplice concorso cinematografico, si configura come un vero e proprio laboratorio culturale, un punto d’incontro tra arte e impegno sociale.

Attraverso la valorizzazione del cinema breve, l’evento favorisce l’emergere di nuovi talenti e la diffusione di opere che osano affrontare le sfide del nostro tempo, contribuendo a costruire una comunità più consapevole e compassionevole.
L’affermazione di Zeno – “Il cinema può cambiare le cose” – risuona come un monito e una speranza, un invito a sfruttare il potere dell’arte per illuminare le zone d’ombra e promuovere un futuro migliore.
La consegna del premio il 26 settembre rappresenterà un momento significativo per l’attore, per il festival e per tutti coloro che credono nel potere trasformativo del cinema.

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