martedì 21 Ottobre 2025
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La Scuola Sotto Insegna: Metal Detector e Urgenza di Cambiamento

La scuola sotto insegna: tra metal detector e necessità di cambiamentoLa recente decisione di installare metal detector all’esterno delle scuole di Napoli, a seguito di ritrovamenti di armi, getta un’ombra inquietante sulla presentazione di “La preside”, la miniserie Rai 1 ispirata alla figura di Eugenia Carfora, la preside di Caivano simbolo di coraggio e resilienza.
L’attrice Luisa Ranieri, volto principale della fiction, esprime un rammarico velato: “È triste dover ricorrere a misure così drastiche, quando forse dovremmo investire di più in percorsi formativi alternativi.

”L’attrice, madre adolescente, sottolinea un divario generazionale che si fa sempre più marcato: “Le dinamiche adolescenziali, l’esplorazione del corpo, i primi approcci relazionali, si manifestano con tempistiche accelerare rispetto alla mia esperienza.
È fondamentale comprendere le esigenze di queste nuove generazioni, offrendo loro strumenti di crescita e consapevolezza.
” “La preside”, prodotta da Rai Fiction e Alice nella città, non è semplicemente una biografia romanzata.

La serie, scritta e diretta da Luca Miniero, mira a rappresentare la complessità del sistema educativo italiano e le sfide che i suoi protagonisti devono affrontare.

Il cast, che include anche Alessandro Borghi, Francesco Testi, Ivan Castiglioni e altri interpreti di rilievo, offre un ritratto vivido di una realtà segnata da difficoltà, ma anche da storie di speranza e di cambiamento.

Luisa Ranieri, oltre a interpretare il ruolo della preside, condivide la sua visione: “Non si tratta solo di reprimere, ma di creare un ambiente di ascolto e confronto.

È necessario un investimento profondo nell’educazione, non solo a livello economico, ma anche umano.

Dobbiamo supportare le famiglie, offrire percorsi di orientamento personalizzati e promuovere l’importanza del lavoro di squadra tra scuola, istituzioni e comunità.

”L’iniziativa di Rai Fiction, come afferma la direttrice Maria Pia Ammirati, segna un ritorno alla narrazione della scuola, un microcosmo che riflette le dinamiche e le contraddizioni della società civile.
La preside di Caivano ha rappresentato un punto di svolta per molti ragazzi, offrendo loro un’opportunità di riscatto e una prospettiva di futuro.

Luca Miniero, ispirato da un documentario di Domenico Iannaccone, afferma con chiarezza: “Le fiction non devono avere un intento propagandistico, ma piuttosto stimolare la riflessione.

Le storie che raccontiamo, nel bene o nel male, ci plasmano e ci influenzano.

Spero che ‘La preside’ possa contribuire a un cambiamento positivo, offrendo un esempio di coraggio e di dedizione.

”La serie, quindi, si propone non come un’inchiesta giornalistica o un giudizio morale, ma come un invito all’empatia e alla comprensione, un’occasione per guardare oltre le apparenze e per riconoscere il valore dell’educazione come strumento di crescita personale e di progresso sociale.
È una chiamata a investire nel futuro, non con metal detector, ma con ascolto, supporto e opportunità per i giovani che troppo spesso si sentono dimenticati.

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