Con un atto che segna una tappa cruciale per la governance e la trasparenza di una delle istituzioni culturali più prestigiose d’Italia, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in collaborazione con il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha formalizzato la composizione del nuovo Collegio dei Revisori della Fondazione Teatro San Carlo di Napoli.
La nomina, sancita da un decreto ministeriale, proietta l’istituzione verso un quinquennio di controllo e supervisione, con l’obiettivo di rafforzare la sua autonomia e accountability.
Il nuovo organo, dotato di rilevanti competenze e garanzie di indipendenza, è strutturato per assicurare una rappresentanza equilibrata degli organi di controllo pubblici.
Marta Tonolo, figura di spicco nel panorama della magistratura contabile, assume la presidenza del Collegio, portando con sé l’esperienza e l’autorevolezza della Corte dei Conti.
Gennaro Carbone, in qualità di rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), e Maurizio Matacena, rappresentante del Ministero della Cultura (MiC), completano la composizione, garantendo una visione integrata e multidisciplinare delle attività della Fondazione.
La designazione del nuovo Collegio dei Revisori giunge in un momento delicato per il San Carlo, segnato da una recente e accesa disputa interna riguardante la scelta del sovrintendente.
L’organo uscente aveva espresso forti riserve sulla validità giuridica e amministrativa della designazione di Fulvio Macciardi, proposta da una minoranza dei membri del Consiglio d’Indirizzo.
La lettera indirizzata al Ministro Giuli evidenziava un potenziale conflitto di interessi e sollevava interrogativi sull’aderenza alle procedure corrette nella nomina di una figura chiave per la direzione artistica e gestionale del teatro.
L’insediamento del nuovo Collegio dei Revisori, con la sua composizione di elevato profilo e l’impegno a garantire la conformità alle normative vigenti, si configura quindi come un elemento fondamentale per ristabilire un clima di fiducia e serenità all’interno della Fondazione.
Si attende che l’organo, nel suo ruolo di garante della trasparenza e dell’efficienza, svolga un’attività di controllo rigorosa e indipendente, contribuendo a rafforzare la credibilità del Teatro San Carlo a livello nazionale e internazionale.
La sua presenza costante e attenta costituisce un pilastro imprescindibile per la salvaguardia del patrimonio culturale e per la promozione di un modello di gestione pubblica improntato all’integrità e alla responsabilità.
Il quinquennio che si apre si preannuncia, quindi, un periodo di profonda riflessione e di fondamentale importanza per il futuro del Teatro San Carlo.