lunedì 25 Agosto 2025
23.3 C
Napoli

Micia Nera: Storie e Tradizioni dal Cuore di Pomigliano

Sotto il cielo di Pomigliano d’Arco, un’eco di storie dimenticate si risveglia: “Micia Nera e i conti pomiglianesi di Imbriani”, spettacolo del Pomigliano Teatro Festival 2025, è un viaggio suggestivo nell’anima della tradizione orale partenopea.
Nello Provenzano, con la direzione artistica e l’interpretazione di Valeria Impagliazzo, rielabora con sensibilità e originalità la raccolta di “cunti” (racconti popolari) curata da Vittorio Imbriani nel 1876, un tesoro linguistico e culturale quasi perduto.

Lo spettacolo, prodotto da Teatro dell’Osso e arricchito dalle evocative musiche originali di Pasquale Ruocco, trascende la semplice riproposizione di fiabe.
Si configura come un’indagine antropologica, un’esplorazione della memoria collettiva, incarnata da due figure apparentemente umili: una coppia di ratti, costretti dalla fame a percorrere le notti, e da un felino, Micia Nera, custode di un patto ambiguo e pervasivo.

Micia Nera non è un antagonista convenzionale.
È l’archetipo del potere, della necessità, un’entità sonora più che visiva, incarnata dal musicista che, con la chitarra, ne evoca la presenza felina e silente.

I ratti, invece, diventano portavoce della comunità, menestrelli del quotidiano, narratori di un mondo fatto di superstizioni, proverbi e leggende che hanno plasmato l’identità di Pomigliano.

Il loro rapporto, fatto di battute e rivalità, amplifica l’effetto comico ma rivela anche la loro resilienza, la loro capacità di trasformare la precarietà in arte.
La scelta del teatro di strada non è casuale.

È un ritorno alle origini del racconto orale, un modo per portare la cultura popolare fuori dai confini dei libri e delle biblioteche, per restituirle alla gente, per farle vivere nello spazio pubblico.

Lo spettacolo si fa così un atto di riappropriazione culturale, un invito a riscoprire il valore della condivisione, dell’improvvisazione, dell’incontro.
Il pubblico non è un osservatore passivo, ma un elemento cruciale, il vero motore dello spettacolo.

È lui che dà vita ai cunti, che completa la narrazione, che trasforma l’esperienza in un momento di festa e di riflessione.

Lo spettacolo, in definitiva, solleva una domanda fondamentale: chi è il vero predatore? Chi mantiene in vita l’arte, l’immaginario, la tradizione? La risposta, forse, risiede nel bisogno umano di raccontare e di ascoltare, di connettersi con il passato e di costruire il futuro.

“Micia Nera e i conti pomiglianesi di Imbriani” è un inno alla vitalità della cultura popolare, un omaggio alla forza della narrazione e un invito a celebrare la bellezza della condivisione.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -