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giovedì 6 Novembre 2025

Mont’e Prama e Riace: un Ponte Culturale tra Sardegna e Calabria

Un Dialogo tra Pietra e Bronzo: Mont’e Prama e Riace, un’Alleanza Culturale tra Sardegna e CalabriaLa ventisettesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, in Campania, ha segnato un momento significativo per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, fungendo da catalizzatore per un’iniziativa che promette di rinsaldare legami storici e culturali tra Sardegna e Calabria.
Un accordo preliminare, siglato tra Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama, e Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, getta le basi per una mostra congiunta che vedrà protagonisti i misteriosi Giganti di Mont’e Prama e i celebri Bronzi di Riace.

L’accordo, definito come “un primo incontro interlocutorio” ma intriso di “promesse per il futuro”, ambisce a creare un ponte ideale che unisce due civiltà apparentemente distanti: quella nuragica, testimoniata dalle imponenti statue di Mont’e Prama, e la Magna Grecia, incarnata dalle figure eteree dei Bronzi di Riace.
La mostra non si configura solamente come un’esposizione di reperti, ma come un’occasione per esplorare le connessioni, le influenze reciproche e le similitudini che emergono da due contesti archeologici così distinti, ma entrambi cruciali per comprendere la storia millenaria del Mediterraneo.
La presenza della Fondazione Mont’e Prama a Paestum ha rappresentato un’opportunità per diffondere la conoscenza del Sinis, la regione che ospita i Giganti.
Lo stand allestito, con il supporto del Gal Sinis, ha riscosso grande successo, attirando numerosi visitatori incuriositi dalle statue monumentali.
Particolarmente apprezzata è stata la conferenza “Le attività di ricerca e valorizzazione della Fondazione Mont’e Prama”, che ha visto la partecipazione di Giorgio Murru, Luca Cheri, Ilaria Orri, Nicoletta Camedda e Viviana Pinna, esperti che hanno illustrato le ultime scoperte, le metodologie di ricerca e gli sforzi per la conservazione e la valorizzazione del sito.
Un focus particolare è stato dedicato all’iniziativa ArcheoIncoming, frutto della collaborazione tra la Fondazione e il Gal Sinis, che ha permesso di raccontare il rapporto simbiotico tra la Fondazione e il territorio, presentando itinerari turistici innovativi all’interno del Parco Archeologico Naturale del Sinis, progettati per offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e arricchente.
Il convegno “Scavi e concessioni di ricerca: la comunicazione e gli enti gestori” ha visto la partecipazione di Anthony Muroni, Paolo Giulierini e Tiziana D’Angelo, e ha rappresentato un importante momento di riflessione sulle dinamiche della ricerca archeologica, sulla gestione dei siti e sulla necessità di una comunicazione efficace per coinvolgere il pubblico e promuovere il patrimonio culturale.

In definitiva, l’iniziativa nata a Paestum segna un passo avanti nella promozione di un turismo archeologico consapevole e sostenibile, capace di valorizzare le peculiarità di ogni territorio e di creare nuove opportunità di sviluppo economico e culturale, rafforzando al contempo il senso di appartenenza a una storia condivisa.

L’alleanza tra Mont’e Prama e Riace si configura quindi come un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni e territori, volta a restituire al mondo la ricchezza e la complessità del patrimonio archeologico italiano.

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