venerdì 12 Settembre 2025
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Napoli 2500: Storie di Donne, Ribelli e Regine.

Napoli si appresta a celebrare il suo millenario percorso storico-culturale con “Napoli 2500”, un’iniziativa che si arricchisce di un’imperdibile ciclo di eventi: “Le Regine, le Dimenticate, le Ribelli e le Altre”.
La rassegna, curata da Laura Valente, non si limita a una mera commemorazione, ma si propone come un’esplorazione coraggiosa e necessaria delle figure femminili che, spesso ai margini della narrazione ufficiale, hanno plasmato l’identità della città e del Paese, gettando le basi per le conquiste del futuro.

L’iniziativa si configura come un’occasione unica per riscoprire storie di donne che hanno sfidato i confini imposti dalla società, abbattendo barriere culturali, politiche ed economiche con una determinazione rara.

Non si tratta solo di ricostruire biografie, ma di analizzare il contesto storico-sociale che le ha viste protagoniste, comprendendo le loro scelte, le loro lotte e il loro impatto sulla collettività.
Il percorso espositivo si articola in una pluralità di voci e di esperienze, spaziando dall’arte alla scienza, dalla politica alla religione.
Lina Mangiacapre, artista visionaria e fondatrice del collettivo femminista “Le Nemesiache”, incarna l’audacia di un’arte impegnata, capace di denunciare le ingiustizie e di promuovere un cambiamento radicale.
Maria Bakunin, figlia del celebre filosofo anarchico, si distingue come scienziata pioniera, le cui ricerche hanno contribuito ad avanzare la conoscenza scientifica in un’epoca in cui le donne erano sistematicamente escluse dal mondo accademico.
Ma la rassegna non si limita a celebrare figure di spicco.
Attraverso un’indagine approfondita, emerge il valore di protagoniste meno note, come Maria Teresa De Filippis, prima donna pilota di Formula 1, esempio di coraggio e determinazione in un ambiente dominato dagli uomini.

Vittoria Titomanlio e Maria De Unterrichter, costituienti napoletane, hanno contribuito alla nascita della Repubblica, gettando le fondamenta di un sistema democratico.
Letizia De Martino, la prima donna magistrato a Napoli, ha aperto la strada a nuove generazioni di donne avvocate e giudici.

La figura di Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, “La Regina, la Ribelle”, viene riletta non solo come consorte di Ferdinando IV, ma come sovrana che ha esercitato un’influenza significativa sulla politica napoletana, spesso in rottura con gli schemi tradizionali.
Eleonora Pimentel Fonseca, poetessa e rivoluzionaria, incarna l’ideale di una bellezza che si fa strumento di lotta per la libertà e la giustizia.

Infine, il focus sulle “altre” sottolinea l’importanza di riconoscere il contributo di tutte quelle donne che, attraverso azioni quotidiane e battaglie civili, hanno messo in discussione ruoli e gerarchie, contribuendo a plasmare una società più giusta ed equa.

Pegah Moshir Pour, scrittrice e attivista di origine iraniana, e Santa Giovanna Antida Thouret, religiosa innovatrice, rappresentano solo una piccola parte di questa miriade di figure femminili che hanno lasciato un segno indelebile nella storia di Napoli e dell’Italia.
La rassegna, nel suo complesso, si configura come un invito a riscrivere la storia, a restituire voce a coloro che sono state silenziate, a celebrare la forza e la resilienza delle donne che hanno contribuito a costruire il mondo in cui viviamo.

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