Napoli si configura sempre più come un polo attrattivo per l’audiovisivo, un cambiamento di paradigma che trascende la semplice definizione di “turismo” e si radica in una profonda riqualificazione economica e culturale.
La recente inaugurazione del Distretto campano dell’audiovisivo e della Scuola regionale dell’audiovisivo ‘Francesco Rosi’, nell’ex Base Nato di Bagnoli, rappresenta un tassello cruciale di questa evoluzione, un punto di convergenza tra formazione, innovazione tecnologica e creazione di opportunità lavorative specializzate.
L’impatto delle serie televisive prodotte in Campania, come “Il Rione Luzzatti” (spin-off de “L’Amica Geniale”) e “Gomorra”, ha catalizzato un’attenzione globale, trasformando location un tempo marginali in veri e propri luoghi di pellegrinaggio per appassionati e professionisti.
Questo fenomeno non è un mero effetto di moda, ma il risultato di una combinazione di fattori: la capacità di raccontare storie autentiche, la qualità delle produzioni e il talento delle professionalità locali.
L’assessore alla Formazione Professionale, Armida Filippelli, sottolinea come questo sviluppo si inserisca in una visione strategica regionale, orientata a investire in settori ad alto potenziale di crescita.
La creazione del Distretto e della Scuola Rosi non è solo un investimento infrastrutturale, ma un volano per lo sviluppo di competenze avanzate, essenziali nell’era dell’economia della conoscenza.
Si tratta di creare un ecosistema virtuoso in cui la formazione professionale e l’innovazione tecnologica alimentano la creatività e la competitività del settore.
Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche Culturali e del Turismo della Regione Campania, evidenzia la necessità di una visione a lungo termine, che non si limiti alla mera erogazione di finanziamenti, ma che miri a costruire un sistema sostenibile e resiliente.
La “casa” del cinema campano, così definita, deve essere in grado di garantire la continuità delle produzioni, la diffusione di buone pratiche e la promozione del talento locale.
L’impegno finanziario della Regione Campania, sottolinea Romano, deve essere accompagnato da un rafforzamento della capacità di rendicontazione e trasparenza, affinché i risultati ottenuti siano misurabili e verificabili.
La collaborazione tra il settore pubblico, le imprese, le associazioni di categoria e gli enti di ricerca è fondamentale per affrontare le sfide future, promuovere la sostenibilità economica e rafforzare l’identità culturale del cinema campano.
Questo implica non solo la creazione di nuovi posti di lavoro, ma anche la valorizzazione del patrimonio immateriale, la promozione della diversità culturale e la creazione di un ambiente favorevole alla sperimentazione e all’innovazione.