Il sipario sulla quarta edizione del Napoli Musica Sacra Festival si chiude questa sera con un tributo solenne ad Alessandro Scarlatti, figura cardine della tradizione musicale napoletana e architetto di un linguaggio barocco che ha definito l’eleganza della sintassi musicale italiana.
L’evento, collocato nel panorama culturale partenopeo come punto di riferimento per la fruizione di musica sacra, celebra il compositore attraverso l’esecuzione di due Sinfonie e due Cantate sacre, opere che incarnano un’armoniosa dialettica tra passione e disciplina, tra la teatralità intrinseca al genere e la profonda devozione che le anima, trasfigurando la melodia in un’esperienza contemplativa.
Il concerto, un momento di riflessione e gratitudine, è dedicato al maestro Mariano Patti, figura illuminante nel panorama musicale contemporaneo.
Il suo contributo, come sottolinea il maestro Luigi Grima, membro del Comitato Artistico – affiancato da personalità di spicco come monsignor Vincenzo De Gregorio e il maestro Giovanni Acciai – continua a irradiare luce e ispirazione nel settore.
Il Comitato, promotore di un’offerta culturale di alto valore, ha curato la programmazione dell’edizione, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio musicale e spirituale della città.
L’appuntamento è fissato per le ore 20 nella suggestiva cornice della Chiesa di Santa Maria di Montesanto, un luogo intriso di storia e significato, ideale per accogliere l’eco della musica sacra.
Il concerto, intitolato “In Memoriam Scarlatti”, vedrà l’esibizione della Scarlatti Baroque Sinfonietta, guidata dal direttore Luigi Grima, con la partecipazione vocale della talentuosa soprano Valentina Varriale e l’abile virtuosismo del flautista Tommaso Rossi, che arricchirà l’esecuzione con le sonorità delicate e evocative del flauto dolce.
Il Napoli Musica Sacra Festival, sostenuto dal Comune di Napoli – Assessorato al Turismo e dalla Regione Campania, si inserisce nel contesto più ampio della rassegna “Vedi Napoli Sacra e Misteriosa”, un progetto volto a promuovere e a divulgare il ricco patrimonio storico, artistico e religioso della città, contribuendo a rafforzare l’identità culturale locale e ad attrarre un pubblico sempre più vasto e interessato alla riscoperta delle radici spirituali e musicali che hanno plasmato la sua anima.
La rassegna si conferma un importante veicolo di valorizzazione del territorio e un ponte tra passato e presente, tradizione e innovazione.
