Un viaggio affascinante tra melodie e destini intreccia le vicende musicali di Napoli e Parigi, inaugurando la nuova stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti.
Mercoledì 15 ottobre, il soprano Maria Grazia Schiavo e il pianista Maurizio Iaccarino, guidati dalla visione artistica di Tommaso Rossi, ci conducono in un concerto evocativo dal titolo “Ah cruel, passioni e libertà tra Napoli e Parigi”, in prima esecuzione al Teatro Sannazaro.
Lungi dall’essere una semplice esibizione, il concerto si configura come un’esplorazione delle complesse relazioni culturali e artistiche che hanno legato le due capitali, svelando come l’effervescenza napoletana del Settecento e dell’Ottocento abbia influenzato e dialogato con la vivacità musicale parigina.
Il programma, un mosaico di brani di autori di spicco, si snoda attraverso secoli e generi, tessendo un filo narrativo che celebra l’amore, la passione e le aspirazioni di libertà.
L’itinerario musicale si apre con Gaspare Spontini, marchigiano di formazione napoletana, le cui prime esperienze formative presso la Pietà dei Turchini lo portano a maturare un profondo legame con la tradizione musicale locale, per poi proiettarsi, grazie al suo talento, verso il fulgore della corte francese.
Tre arie tratte dalle “Sensations douces mèlancoliques e doloreus” offrono un’anticipazione del suo percorso artistico, un ponte tra le due città.
Segue Gioachino Rossini, figura centrale della scena musicale napoletana tra il 1815 e il 1822, direttore musicale del prestigioso Teatro di San Carlo.
L’esecuzione di “La Grande Coquette” (Ariette Pompadour) e l’aria della Contessa di Folleville, “Partir, o ciel, desio”, dal dramma giocoso “Il viaggio a Reims”, illumina il suo genio operistico e il suo contributo all’identità musicale napoletana.
Il concerto prosegue con un confronto virtuoso tra il barocco di Niccolò Piccinni, pilastro della Scuola Napoletana, e l’approccio equilibrato di Christoph Willibald Gluck, il quale ha rivoluzionato l’opera seria con la sua ricerca di naturalezza e immediatezza espressiva.
La transizione al XX secolo è affidata a Francis Poulenc, con il suo “Notturno per pianoforte” estratto dalla Suite Napoli, un omaggio sentimentale alla città partenopea, e a Bernard Herrmann, compositore americano noto per le sue evocative colonne sonore.
“Scene d’amour”, tratta dal celebre film “Vertigo” di Alfred Hitchcock, e l’aria “Ah, cruel!”, ispiratrice del titolo del concerto e originariamente composta per “Quarto potere” di Orson Welles, sigillano il concerto con un’intensità drammatica e una profonda riflessione sulla condizione umana.
Il concerto non è quindi un semplice recital, ma un’occasione per ripercorrere la storia di un dialogo musicale transnazionale, un’esplorazione delle influenze reciproche e delle affinità culturali che hanno plasmato il panorama musicale europeo, con Napoli e Parigi come protagoniste indiscusse.