lunedì 28 Luglio 2025
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Neri Marcorè: pausa, tennis e nuovi sogni artistici

Neri Marcorè, figura poliedrica e iconica del panorama artistico italiano, ha recentemente offerto uno sguardo privilegiato sulle sue prossime sfide e riflessioni, durante un intervento al Giffoni Film Fest.

L’occasione, legata alla presentazione di “Anselmo Wannabe”, progetto Rai Kids realizzato con il regista Massimo Ottoni e il producer Federico Turiani, ha permesso all’attore di condividere pensieri e anticipazioni sul suo futuro, segnato da un desiderio di pausa e da una profonda curiosità artistica.
L’attore, prossimo a compiere sessant’anni, ha espresso l’intenzione di prendersi un anno sabbatico nel 2027.

Un momento dedicato interamente al tennis, passione che lo accompagna da tempo, ma che desidera vivere con maggiore intensità.
Questo proposito, espresso con una punta di ironia e un velato riferimento alle sfide che lo attendono, rivela un’esigenza di bilanciamento tra l’impegno professionale e il benessere personale.
L’esperienza di “Anselmo Wannabe” ha rappresentato un punto di svolta significativo per Marcorè, che ha fatto il suo debutto alla regia.

La decisione di cimentarsi dietro la macchina da presa è stata motivata dalla volontà di tradurre in pratica una visione maturata attraverso anni di osservazione e partecipazione a numerosi set cinematografici e televisivi.

L’attore ha ammesso di essere sempre stato affascinato dalla dinamica del processo creativo e di voler sperimentare in prima persona le responsabilità e le peculiarità del ruolo di regista.

La realizzazione del film si è rivelata un’avventura “felicissima”, sia a livello umano che professionale.

Marcorè ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra, evidenziando la leggerezza e l’apertura che hanno permesso a tutti i membri del team di esprimere al meglio la propria creatività.

L’atmosfera sul set, descritta come tranquilla e rilassata, contrasta con l’immagine tradizionale del regista autoritario, suscitando l’ironico commento degli attori, stupiti dalla mancanza di urla e tensioni.

Riflettendo sulla sua carriera, Marcorè ha espresso un desiderio inesaudito: dedicarsi alla pittura.

Un’ulteriore conferma della sua poliedricità e della sua insaziabile sete di nuove sfide artistiche.
In aggiunta, ha accennato alla possibilità di intraprendere un percorso di regia teatrale, un’altra disciplina che lo attrae profondamente.
Nonostante la sua ricca e variegata attività, Marcorè non sente il bisogno di reinventarsi.

Al contrario, si dimostra soddisfatto di continuare a esplorare e arricchire i progetti già in atto, senza soffrire del vuoto e dell’incompiuto.

La sua è una filosofia improntata alla continua ricerca di stimoli e alla valorizzazione delle opportunità che si presentano, un approccio che lo contraddistingue come uno degli artisti più stimati e apprezzati del panorama italiano.

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