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Pomigliano Jazz XXX: Musica, Fuoco e Viaggio Sonoro

Pomigliano Jazz XXX: Un Viaggio Sonoro tra Storia, Innovazione e il Ritmo del FerroviaLa stazione di Pomigliano d’Arco, luogo di transito e connessione, si trasforma in un palcoscenico unico per celebrare la trenta edizione del Pomigliano Jazz Festival.
Abbandonati i binari per una notte, i viaggiatori saranno sostituiti da un pubblico rapito da un’esperienza musicale ibrida, capace di fondere radici culturali profonde con un’esplorazione audace dei suoni contemporanei.
La serata, venerdì 5 settembre, si apre con Davide Dileo, co-fondatore dei Subsonica, in una performance solistica pianistica che trascende il concerto tradizionale.

“Soloist”, il suo ultimo lavoro discografico, pubblicato da Sony Music, viene presentato in anteprima campana, offrendo al pubblico un viaggio intimo e immersivo.
La performance non è una semplice esecuzione musicale, ma una narrazione sonora, un dialogo tra l’artista e l’ambiente, dove ogni nota evoca immagini, emozioni e riflessioni.

L’eleganza del pianoforte a coda si fonde con l’innovazione tecnologica, creando un’atmosfera rarefatta e suggestiva, un punto di incontro tra l’eredità classica e le sperimentazioni avanguardistiche.

A seguire, il progetto “Fire” accende la scena con un’esplosione di energia e contaminazioni sonore.
Un collettivo eterogeneo di musicisti – Ivan Bert, Gianni Denitto, Marco Benz Gentile e FiloQ – si unisce al leggendario Adrian Sherwood per un’indagine profonda sul significato del fuoco, elemento primordiale che ha plasmato la storia dell’umanità.
Questo non è un semplice live set, ma un vero e proprio rituale sonoro-visivo, un’esperienza multisensoriale arricchita dai visual di Riccardo Akasha Franco-Loiri.
Il progetto attinge all’immensa iconografia del fuoco, dalle pitture rupestri ai miti fondativi, fino a riflettere sulle implicazioni del progresso tecnologico e sulla sua potenziale perdita di controllo.
La musica si fonde con le immagini in un flusso continuo, creando un universo suggestivo e stimolante.

La serata si conclude con il dj set di Adrian Sherwood, veterano della scena dub inglese e figura di culto per intere generazioni di musicisti.
Reduce dalla pubblicazione di “The Collapse of Everything”, il suo nuovo album da solista, Sherwood offre un viaggio nella sua vasta e variegata collezione musicale, un melting pot di influenze che spaziano dal dub al reggae, dall’elettronica alla world music.
L’album, un ritorno a distanza di tredici anni dal precedente “Survival e Resistance”, rappresenta un’ulteriore conferma del suo ruolo di innovatore e sperimentatore.

La XXX edizione del festival Pomigliano Jazz, promossa e finanziata dalla Regione Campania, sostenuta dal Ministero della Cultura e dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, si configura come un evento di rilevanza culturale, capace di coniugare l’eccellenza musicale con il recupero del patrimonio locale.
Un’opportunità per riscoprire il significato del viaggio, non solo come spostamento fisico, ma anche come percorso interiore, alla ricerca di nuove forme espressive e di connessioni profonde con il mondo.
Un omaggio alla musica come linguaggio universale, capace di trascendere i confini geografici e temporali.

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