lunedì 15 Settembre 2025
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Pompei: Nuove Scoperte, Archeofood e Inclusione Sociale

Pompei, crocevia di culture e memoria di un’epoca perduta, svela costantemente nuove storie attraverso i suoi scavi.
Il recente volume “Scavando Pompei: la casa del Tiaso e il suo mondo”, curato dal direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel, invita a un’immersione emozionale nelle sontuose pitture murali che adornano la sala dei banchetti della casa del Tiaso, offrendo al contempo una riflessione sulla complessità della conservazione e il valore dell’inclusione sociale.
La presentazione del libro, avvenuta nella suggestiva cornice della Casina dell’Aquila, ha visto la concomitante inaugurazione di Chora WineArcheoFood, il punto di ristorazione all’interno degli scavi, frutto di una sinergia innovativa.

Questo progetto, gestito dalla cooperativa Cirfood e sostenuto dalla cooperativa sociale Il Tulipano, rappresenta un esempio virtuoso di agricoltura sociale.

Giovani fragili, coinvolti in un progetto agricolo dedicato, coltivano e trasformano prodotti agricoli direttamente all’interno del parco archeologico.

Questo approccio non solo contribuisce alla valorizzazione del patrimonio culturale, ma genera anche un impatto economico positivo, chiudendo un circolo virtuoso tra inclusione sociale e sviluppo sostenibile.
La casa del Tiaso, recentemente aperta al pubblico, rivela affreschi di eccezionale valore artistico, testimoniando un’epoca di lusso e raffinatezza.

Gli scavi hanno portato alla luce un ambiente che ricorda la celebre “Villa dei Misteri”, suggerendo un percorso iniziatico legato al culto di Dioniso.
Il ritrovamento di cunicoli databili al periodo borbonico, e la successiva scoperta di un’area affrescata con nature morte, scene di caccia e un sontuoso banchetto, testimoniano l’ingente investimento che il proprietario dedicò alla città, un secolo prima della catastrofica eruzione del Vesuvio.

Particolarmente significativa è la rappresentazione di donne, insolitamente armate, che partecipano attivamente alla caccia, con i capelli sciolti, simbolo di una ribellione sociale e di una libertà d’espressione inusuale per l’epoca.

Zuchtriegel, nel suo volume, non si limita a documentare le scoperte archeologiche, ma ne analizza le implicazioni storiche e culturali.

Introduce il concetto di “archeofood”, che si discosta dalla semplice riproposizione dei cibi consumati a Pompei nel 79 d.

C.
, per abbracciare la trasmissione di una cultura gastronomica locale, intrisa di storia e tradizioni.
Il libro sottolinea la grande responsabilità che comporta lo scavo di Pompei: un patrimonio immenso e delicato, con oltre 400.000 ambienti affrescati, di cui solo il 7% è attualmente protetto.

La manutenzione, stimata in 30 euro per metro quadrato, richiede un investimento continuo e significativo.

La decisione di fermare o proseguire gli scavi è un dilemma costante, bilanciato tra la necessità di preservare il patrimonio esistente e la promessa di nuove scoperte.

Il ritrovamento di ambienti inaspettati ha spesso indotto a proseguire, nonostante le difficoltà.
La presentazione, e il progetto Chora, rappresentano, per Zuchtriegel, un messaggio di inclusione e di etica, un modello da offrire al mondo, dove ogni attività, anche quelle apparentemente secondarie come la ristorazione, si coniuga con valori di rispetto, sostenibilità e partecipazione.
L’obiettivo è offrire un’esperienza autentica e coinvolgente, che vada oltre la semplice visita archeologica, promuovendo un turismo responsabile e consapevole, capace di valorizzare il patrimonio culturale e di sostenere le comunità locali.

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