“Quasi Onesti”, il nuovo ambizioso progetto cinematografico di Corrado Ardone, si configura come un’esplorazione acuta e corrosiva dell’Italia contemporanea, intrapresa attraverso le lenti della satira e del dramma.
La scelta della Puglia, e in particolare di Lucera, Capitale della Cultura Regionale 2025 e in corsa per il riconoscimento nazionale del 2026, non è casuale.
Lucera diviene il fulcro narrativo e logistico di un’opera destinata a svelare le contraddizioni, le speranze e le ferite di un Paese in trasformazione.
Il film, previsto per l’uscita nel 2026, testimonia la crescente proiezione internazionale del cinema italiano, grazie all’interesse manifestato da distributori e piattaforme globali come Amazon Prime Video, RaiCom, Mediterranea Production e Maxima Film.
Questa adesione internazionale conferma la capacità di Ardone di creare opere che, pur profondamente radicate nella realtà locale, risuonano con un pubblico globale, offrendo una prospettiva inedita sull’esperienza italiana.
L’impegno del sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta, e di diversi comuni limitrofi – Lesina, San Severo, Torremaggiore, Ischitella, Carpino – evidenzia una visione strategica che riconosce il potenziale del cinema come strumento di sviluppo culturale e promozione territoriale.
Il film non è concepito come semplice prodotto di intrattenimento, ma come un vero e proprio investimento nel futuro della regione, un catalizzatore di identità e un motore di crescita economica.
La collaborazione tra arte e impresa, tra creatività e dinamismo, si rivela un modello virtuoso per lo sviluppo locale.
Il progetto, supervisionato dal direttore istituzionale Giovanni Corleone e coordinato a Roma da Luigi Morgante, si avvale di un team di professionisti di alto livello, con un cast tecnico e artistico in fase di definizione.
Il processo di selezione, previsto per agosto, sarà guidato da una commissione presieduta dallo stesso Ardone, affiancato da Corleone e dai produttori esecutivi, tra cui spicca la presenza di Marzio Honorato, figura carismatica del panorama televisivo italiano.
“Quasi Onesti” si prefigge di trascendere la mera rappresentazione folkloristica del Sud, proponendo un’analisi spietata e al contempo commovente delle dinamiche sociali, politiche ed economiche che caratterizzano l’Italia di oggi.
Attraverso il filtro della commedia satirica, il film intende stimolare una riflessione critica e costruttiva sulla condizione umana, sull’importanza della memoria storica e sulla necessità di costruire un futuro più equo e sostenibile.
L’opera si propone come un affresco vivido e complesso del territorio pugliese, un racconto universale che parla all’anima del nostro tempo, un invito a guardare in faccia la realtà, senza filtri né ipocrisie.