Racconti d’Inverno: Teatro, Fiabe e Formazione a Pomigliano

Il sipario si rialza su “Racconti d’Inverno 2025”, la naturale evoluzione del “Pomigliano Teatro Festival”, dopo il successo della sua prima stagione estiva.
Da martedì 16 a sabato 20 dicembre, l’Aula Consiliare del Comune si trasforma in un palcoscenico intimo, un rifugio accogliente che celebra il teatro come crocevia di culture, motore di riflessione e custode della memoria collettiva.
Sotto la direzione artistica di Felice Panico e con il prezioso sostegno di Assessorati, Associazioni, Fondazioni e con il Patrocinio della Regione, il festival si configura come un ponte tra le calde atmosfere estive e le atmosfere più rarefatte e contemplative dell’inverno.

L’ispirazione di questa edizione affonda le radici nella suggestiva ambientazione creata da William Shakespeare nel suo “Racconto d’Inverno”: un’immagine audace e poetica di una Palermo avvolta da un manto nevoso.

Il festival attinge a questa visione, proiettandola su Pomigliano, immaginandola immersa in una coltre di neve simbolica, un velo luminoso che invita a riscoprire il potere del racconto, la magia che si sprigiona dall’ascolto condiviso.

“Racconti d’Inverno” non è solo un ciclo di spettacoli, ma un percorso esperienziale che invita il pubblico a immergersi in un universo di significati, tra tradizione e innovazione.
Due appuntamenti teatrali e un workshop formativo delineano un’offerta variegata, pensata per esplorare le molteplici sfaccettature della narrazione, dalla fiaba ancestrale alla canzone d’autore più sofisticata, dal teatro popolare alla performance artistica.
L’apertura del festival, martedì 16 dicembre alle ore 21, è affidata alla coppia artistica formata da Daniela Ioia e Antimo Casertano.
Con “Facimme ‘e Cunti”, il pubblico è trasportato in una notte di Natale unica, un mix irresistibile di ironia, poesia e divertimento.
Lo spettacolo reinterpreta il “Cunto de li Cunti” di Giovan Battista Basile, un tesoro inestimabile di fiabe e di espressioni linguistiche arcaiche, riproposto in chiave contemporanea attraverso un linguaggio scenico brillante, accessibile e profondamente radicato nella cultura popolare.
Basile, autore immortale, rinasce in una forma che dialoga con il presente, preservando la sua essenza ma aprendosi a nuove interpretazioni.
Venerdì 19 dicembre (ore 19), il palco accoglie l’eclettismo di Ivano Schiavi, artista capace di mescolare con maestria teatro, musica e scrittura.
Accompagnato dal maestro Vittorio Cataldi, Schiavi porta in scena “Me ne vado a fare il guru”, un viaggio intimo e ironico attraverso la vita e l’opera di figure emblematiche dell’umorismo italiano del Novecento.

Uno spettacolo che, attraverso testi, canzoni e frammenti di sceneggiature, restituisce al pubblico la risata intelligente, la leggerezza disincantata e la vena surreale di un’epoca irripetibile.
Un omaggio vibrante a un patrimonio culturale spesso dimenticato, un invito a riscoprire la forza del riso come strumento di comprensione e di liberazione.
Il sipario si chiude sabato 20 dicembre con un appuntamento dedicato alla formazione teatrale, un investimento nel futuro delle nuove generazioni.

Nella Sala delle Capriate, la pedagogista ed educatrice Albachiara De Lucia propone la versione natalizia del laboratorio “Il Piccolo Sipario”, ispirato al libro per bambini “Come fa Babbo Natale a passare dal camino” di Mac Barnett.
Un percorso creativo pensato per i più piccoli (dai 3 ai 10 anni), che stimola la fantasia, incoraggia la partecipazione attiva e avvicina i bambini al mondo del teatro in modo ludico e coinvolgente.

Un’occasione preziosa per accendere la scintilla della creatività e per coltivare l’amore per l’arte.

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