Renzo Arbore, icona poliedrica del panorama culturale italiano, celebra un nuovo capitolo della sua straordinaria esistenza con la copertina digitale di Rolling Stone Italia. A pochi giorni dall’ottantotto compleanno, Arbore concede uno sguardo privilegiato al suo salotto-museo, uno spazio intimo e vibrante che testimonia decenni di evoluzione musicale, televisiva e sociale.Più che un semplice artista, Arbore è un architetto di emozioni, un pioniere dell’intrattenimento che ha saputo fondere ironia e profondità, leggerezza e intelligenza con un’audacia quasi anarchica. Tra mandolini scanzonati, cravatte eccentriche e dediche di leggende come Louis Armstrong, la sua casa romana pulsa di ricordi, tra cui un prezioso quadro del Golfo di Napoli, un tempo appartenuto al carismatico Fred Buscaglione, simbolo di un’epoca irripetibile.Quel periodo napoletano degli anni Cinquanta fu un crocevia di influenze, un’esplosione di jazz, contrabbando romantico, passioni fugaci e un’innegabile influenza americana. “Si respirava musica ovunque,” ricorda Arbore, evocando l’atmosfera di via Partenope, dove ebbe modo di ascoltare direttamente Dave Brubeck. Fu proprio in quei jazz club frequentati da marinai americani che Arbore scoprì la ricchezza della musica afroamericana, un’eredità che avrebbe profondamente plasmato la sua carriera. Quel sodalizio, quel dialogo interculturale, fu un catalizzatore per la sua visione artistica, un ibrido originale che ha ridefinito i confini dell’intrattenimento.Arbore si presenta lucido e ironico, animato da un entusiasmo contagioso, libero da nostalgie fine a sé stesse. Il suo racconto non è un mero viaggio nel passato, ma una riflessione sulla capacità di innovare, di reinventarsi, mantenendo un’anima autentica. La sua abitazione si trasforma in un archivio vivente, una dichiarazione di intenti: preservare, celebrare e trasmettere il patrimonio della cultura popolare, un bene comune da custodire con cura.Un gesto significativo per il futuro è l’imminente donazione della sua collezione di cimeli alla città natale di Foggia, dove sorgerà la casa-museo Renzo Arbore, un luogo dedicato alla memoria e all’ispirazione, previsto per l’autunno o, più probabilmente, per Natale. Contestualmente, a partire dal 10 luglio, Rai3 ripropone “Cari amici vicini e lontani”, un ciclo di programmi imperdibili, per celebrare i cent’anni di Radio Rai, riproponendo la storica trasmissione del 1984, un viaggio nella storia dell’etere italiano. Un omaggio al passato, una finestra sul futuro, con lo spirito innovatore che da sempre contraddistingue Renzo Arbore.
Renzo Arbore: un viaggio tra musica, ricordi e futuro.
Pubblicato il
